2016-10-28

Spunta anche il nome di Giuseppe Colombo nella vicenda che nei giorni scorsi ha registrato l’arresto di G.F., 56 anni, poliziotto responsabile dell’ufficio asilo politico della questura milanese, nonostante da qualche tempo fosse in distacco sindacale, che dovrà rispondere dell’accusa di corruzione per atti contrari ai propri doveri d’ufficio.
Il nome dell’ex sindaco di Cernusco è legato a tre permessi di soggiorno che avrebbero ottenuto un occhio di riguardo in cambio di mobili (tra cui una cucina, due camerette e un televisore) per un valore che si aggirerebbe intorno ai 10 mila euro, nonché l’allestimento di alcuni stand a una festa dell’Api, Associazione poliziotti italiani. Uno di questi tre permessi riguarderebbe un conoscente dell’ex parlamentare di Forza Italia Giulio Schmidt, anch’egli cernuschese, che necessitava di un visto rapido per evitare che il figlio della sua colf ucraina fosse costretto a tornare in Patria per rispondere alla chiamata alle armi. Le indagini sono state portate avanti dalla nona sezione della squadra mobile diretta da Lorenzo Bucossi e per il poliziotto, che attualmente si trova agli arresti domiciliari, c’è anche l’ombra di avere favorito altri permessi di soggiorno in cambio della certezza che suo figlio fosse assunto all’Atm, cosa peraltro avvenuta.
Nel frattempo per Giuseppe Colombo, che è stato sindaco di Cernusco sul Naviglio negli anni Ottanta e che tuttora in città è molto conosciuto viste le sue numerose attività nel sociale, è scattata l’interdizione temporanea dalla carica di presidente dell’associazione Segreteria sociale San Riccardo Pampuri, anche se lui stesso tiene a precisare che «davanti a cose così delicate sono stato io il primo a farmi momentaneamente da parte». Per il resto solo poche parole, quasi sicuramente dettate dal fatto che esiste un segreto istruttorio: «Sono tranquillo e sicuro di poter chiarire ogni aspetto della vicenda di fronte all’autorità inquirente. Per il momento posso solo aggiungere che ho affidato la mia difesa agli avvocati Luca Colombo e Stefano Turetti».