2016-11-11

Come molti ipotizzavano, la società Eurocommercial Properties Italia, ha ufficiliazzato la nuova  richiesta di ampliamento del centro commerciale Carosello. Il documento è stato protocollato ai Comuni di Carugate e di Cernusco giovedì 3 novembre con una proposta progettuale in merito. Richiesta che le due amministrazioni comunali, come hanno riferito i due sindaci in una conferenza stampa congiunta tenutasi ieri, giovedì 10 novembre,  intendono verificare con attenzione e comprendere se ci sia la possibilità di accettarla. Come è noto, infatti, l’eventuale allargamento andrebbe a toccare anche una parte di territorio cernuschese, per la precisione 5mila metri quadri sulla sponda lago di cava rigenerato, nel parco degli Aironi, in cambio di una serie di controvantaggi. In buona sostanza il nuovo progetto rispetta le richieste avanzate dalla Regione, introduce modifiche sulla porzione che riguarda Carugate e conferma le aspettative dell’amministrazione comunale cernuschese sulla presenza di elementi di continuità rispetto a quello precedente. «Come avevamo già detto a settembre, quando il consiglio comunale aveva revocato il precedente Atto di Indirizzo inerente questa vicenda, valuteremo attentamente la nuova proposta» spiegano il sindaco Eugenio Comincini. «Da una prima analisi la proposta pare coerente con quanto avevamo già approvato e con quanto emerso nella conferenza dei rappresentanti dello scorso maggio. Le uniche modifiche si trovano sul territorio di Carugate che peraltro sono migliorative da un punto di vista viabilistico. Ad esempio il flusso d’accesso dalla tangenziale  sarà smistato in maniera migliore. Chiaro che ci sarà un incremento dei veicoli, ma anche una loro riduzione sugli accessi verso Cernusco e Carugate». Stamane, venerdì 11 novembre, tutta la documentazione sarà consegnata ai consiglieri comunali che potranno verificarla. «Si può non essere d’accordo» conclude il sindaco, «ma non si può certo dire che non vi sia stata da parte nostra massima trasparenza. Ci sarà un passaggio in consiglio per un nuovo atto di indirizzo che, ricordo, non è previsto da alcuna norma: è una nostra precisa scelta».