2017-01-13

Manuela Mongili non gode più della fiducia del suo partito. Lo si legge in un breve comunicato del Pd reso pubblico mercoledì pomeriggio. Che tra il vicesindaco e il segretario cittadino Damiano Dalerba non corresse buon sangue non era certo un segreto, ma arrivare a tanto alla vigilia di appuntamenti importanti come l’approvazione del Pii Boffalora, la variante al Pgt e soprattutto il Bilancio di previsione, ha sicuramente colto di sorpresa un po’ tutti. A partire dal sindaco Paolo Micheli che però si affretta a dire: «Non siamo davanti a nessuna crisi di giunta. È un problema interno al Pd del quale non entro nel merito. Nelle prossime ore sentirò le parti in causa, i consiglieri comunali e i vertici della federazione milanese per potere fare le mie riflessioni e valutazioni. Qualunque decisione prenderò sarà comunque indirizzata verso una stabilità di governo e per il bene di Segrate. Certo, sono rammaricato, ma confermo che noi proseguiremo il nostro operato nel rispetto del programma elettorale e degli equilibri di coalizione». Al di là del comunicato questo invece il commento di Dalerba: «Prima di entrare nel dettaglio con i media vorrei parlare con i nostri iscritti. Posso solo dire che ci sono due cause principali. La prima è però legata a una questione privata del vicesindaco che non racconterò mai per rispetto. Se vorrà, sarà lei a renderla nota. La seconda è una serie di incompatibilità insormontabili che giorno dopo giorno hanno portato a una frattura insanabile. Il Pd si aspetta che i suoi rappresentanti portin avanti la linea del partito, ma se in un’orchestra qualcuno continua a fare il solista non va bene». E adesso? «Noi abbiamo sfiduciato Mongili, tocca al sindaco, che continuiamo a sostenere, fare le sue riflessioni. Solo lui può nominare o meno gli assessori».  Quindi se Micheli decidesse di proseguire con Mongili nella sua squadra voi gli restereste fedeli?: «Questo io non l’ho detto» e non aggiunge altro anche perché non serve per capire. Ma Manuela Mongili non ci sta proprio e parte all’attacco: «Nel comunicato si parla di sfiducia per motivi generici e mai precisati. I modi e le forme con cui è stato reso pubblico tendono in maniera tendenziosa a creare nell’opinione pubblica l’idea che siano stati commessi da me chissà quali gravi fatti che, tuttavia, non sono stati mai, e in nessuna forma, sollevati, resi noti, precisati e portati alla mia conoscenza. Non c’è stato nessun preventivo confronto e in questa condotta ravviso gli estremi dell’oltraggio, della calunnia e della diffamazione. Se il comunicato in questione non sarà ritirato o smentito, con tanto di scuse, querelerò Dalerba e tutti coloro che risulteranno essere corresponsabili, chiedendo inoltre all’autorità giudiziaria di accertare se i conclamati motivi, gravi o non gravi, esistano e siano tali da legittimare la richiesta di ritiro della fiducia. Devo inoltre ravvisare che il sindaco Micheli ha commentato la vicenda parlando di unitarietà e coesione nella attività della giunta e della amministrazione confermando indirettamente che mi sono sempre mossa in conformità dell’operato di questa amministrazione». A quanto pare siamo solo all’inizio della vicenda.