2017-02-10

Con un breve comunicato il sindaco Eugenio Comincini, che per il momento ha preferito non aggiungere altri commenti, ieri mattina, giovedì,  ha ufficializzato la revoca dell’incarico di assessore a Rita Zecchini, di fatto sancendo la rottura ufficiale con Sinistra per Cernusco. Una decisione che era nell’aria e che, al di là delle dichiarazioni di rito, non ha colto di sorpresa nessuno. Nel comunicato in questione si legge che “dopo aver preso atto della rottura politica registratasi in consiglio comunale con il voto contrario di Sinistra per Cernusco su un tema rilevante come la vicenda “Carosello”, in questa settimana il sindaco ha tenuto incontri e confronti con i segretari della maggioranza e i membri della giunta, appurando le posizioni inconciliabili delle forze politiche che lo hanno sostenuto in questi ormai dieci anni di amministrazione e registrando l’assoluta identità di vedute di Rita Zecchini con il proprio gruppo politico relativamente alla vicenda oggetto della crisi”. E, una volta preso atto che non sussistevano più le condizioni per proseguire insieme, ha deciso di sfiduciare Rita Zecchini, pur ringraziandola per l’impegno e per i risultati conseguiti nelle sue deleghe in questi dieci anni. Il sindaco, che per il momento ha deciso di tenere per sé le deleghe che erano di Zecchini, si è anche detto “amareggiato per le modalità e i tempi che hanno portato a questa rottura politica”. In realtà la decisione del primo cittadino non ha fatto altro che ratificare quanto di fatto avevano già preannunciato lo scorso fine settimana i segretari cittadini del Pd e di Vivere Cernusco con un comunicato congiunto dove confermavano che non c’erano margini per potere continuare un cammino politico comune con Sinistra per Cernusco. Si era quindi venuta a creare una situazione davvero anomala. Da un lato due forze di coalizione prendevano definitivamente la distanza dalla terza e dall’altro un suo assessore che continuava a rimanere in carica. Comincini, che già lo scorso mercoledì sera, al termine del consiglio comunale dove era emersa la differenza di vedute sull’ampliamento del Carosello, aveva ammesso che era venuta meno la compattezza della coalizione, a quel punto si è preso ancora qualche giorno fino all’inevitabile decisione.