2017-03-10

Spacciavano pillole di ossicodone, un antidolorifico molto più potente di morfina ed eroina che si somministra ai malati terminali, agli studenti delle scuole segratesi e dell’hinterland dell’est Milano. A finire in manette sono stati due iracheni, rispettivamente di 24 e 37 anni, dopo un’indagine da parte dei carabinieri della compagnia di San Donato Milanese durata circa un mese. A fare scattare l’allarme sono stati alcuni genitori insospettiti dalla presenza inquietante dei due stranieri davanti ai plessi scolastici. Inizialmente si è pensato al classico giro di spaccio di droghe leggere, fino a quando una madre ha trovato nelle tasche del giubbotto del figlio 17enne le pericolosissime pastiglie. Il giovane ha provato a giustificarsi dicendo che si trattava di ricostituenti per la memoria, ma chiaramente non è stato creduto. E così gli uomini dell’Arma, agli ordini del comandante Antonio Ruotolo, hanno iniziato a compiere una serie di controlli fuori dalle scuole e molto presto hanno notato i due iracheni. A quel punto l’attenzione dei militari si è concentrata su di loro e quando hanno avuto la certezza che vendevano sostanze illecite ai giovani sono entrati in azione. Il blitz è scattato domenica pomeriggio a Segrate, nell’appartamento dove i due vivevano. È iniziata così la classica perquisizione in casa proseguita poi nel garage. E proprio qui, nascoste all’interno di due casse altoparlanti portatili, sono state trovate oltre duemila pastiglie oltre a 10 grammi di hashish e 3.600 euro in contanti. I due sono stati immediatamente arrestati. L’ossicodone, il cui costo si aggira intorno ai 40 euro a pillola, se utilizzato in maniera inappropriata e associato ad alcol o ad altre droghe ha effetti devastanti ben peggiori dell’eroina, oltre a provocare dipendenza.