2017-03-17

Il Polo del buongoverno perde la dicitura “civico” e la lista di Gargantini. In compenso incassa l’appoggio di Lega, Fratelli d’Italia e, insieme a “Cernusco Popolare” e “Cernusco prima di tutto”, candida a sindaco Paola Malcangio, presidente dell’associazione di Clio, da cui si è autosospesa. Ciò che era nell’aria da alcuni giorni ora è ufficiale. Ci vorrebbe un libro per riassumere quanto successo nel centrodestra nelle ultime settimane. Proviamoci. L’ammiccamento tra la coalizione delle civiche e dei partiti classici alla fine è andato in porto. Un progetto che però vede come conseguenza tre candidati alla poltrona di primo cittadino. Oltre a Malcangio, infatti, troviamo Gianluigi Frigerio. Un mese fa, insieme a Forza Italia, Lega e FdI presentò il progetto “Officina per Cernusco”. Ora si candida a sindaco in rappresentanza di due liste civiche: “Cernusco Viva” e “Insieme per Cernusco”. «A seguito di sollecitazioni di amici e rappresentanti di tante associazioni locali ho deciso di sciogliere le riserve» sono le sue prime parole. «L’obiettivo è quello che avevo già anticipato e non cambia: lo faccio per una Cernusco viva, sicura, attrattiva, bella e dove ci sia libertà di scelta in campo imprenditoriale, educativo e sociale». Tutti concetti che aveva espresso quando, spiegando cosa fosse “Officina Cernusco”, aveva confermato che si sarebbe candidato con Forza Italia. Ma la scelta a livello provinciale di virare all’improvviso per cercare un accordo e formare una coalizione più ampia, comprendente proprio il Polo del buongoverno civico, non l’ha trovato concorde. Nessuna polemica da parte sua, non è nel suo stile, semplicemente la decisione di non accettare scelte imposte dall’alto: «Il percorso che vado a fare all’interno di un gruppo articolato è quella di rivendicare maggiore libertà e autonomia di impegno per Cernusco. E questo è possibile solo all’interno delle civiche. Nei Comuni la vera partecipazione dei cittadini è qui e non nella logica degli apparati politici nazionali. Il rinnovamento che tutti auspicano può venire solo dal basso e non da partiti che accettano compromessi su persone, valori e programmi. Preferisco restare coerente, Cernusco lo merita. La mia è un’evoluzione, un cambio di passo e non di strada. Io percorro sempre la stessa, sono gli altri che l’hanno cambiata. Sono una persona positiva e sono certo sarà una bella avventura». Il terzo candidato sarà invece Olivia Mabellini che rappresenterà “Cernusco civica”, la lista di Claudio Gargantini che nelle ultime ore ha trovato l’accordo anche con “Cernusco nel cuore”. E questo forse è il colpo di scena più sorprendente visto che Gargantini da tempo andava affermando che era necessaria una coalizione ampia in grado di opporsi al centrosinistra. Cosa è accaduto allora? A quanto pare l’attuale consigliere della (sciolta) lista Persona e Città si era preso l’impegno di coinvolgere la Lega nel progetto, eppure si è sfilato una volta che l’accordo è arrivato. I ben informati assicurano che fosse convinto che avrebbe rivestito lui il ruolo di candidato sindaco, ma quando ha capito che tutte le forze in campo puntavano su Paola Malcangio si sia irrigidito. E in una riunione del gruppo non ha esitato a esprimere il suo malumore, criticando il lavoro di Paolo Frigerio, marito di Malcangio, tra gli ideatori della iniziale coalizione civica. A quel punto la rottura è stata inevitabile. In questo panorama spicca però un grande assente: Forza Italia. Attualmente il suo simbolo non si trova sui manifesti di nessuno dei tre candidati. E se pare scontato per quanto riguarda Olivia Mabellini e Gianluigi Frigerio, lo è molto meno per Paola Malcangio. Lei stessa si affretta a dire che non è una separazione definitiva. «I vertici provinciali hanno chiesto qualche giorno ancora prima di farci sapere la risposta. Spero che alla fine possano essere convinti del nostro progetto. Abbiamo un programma ambizioso e abbiamo bisogno dell’appoggio di tutti per riuscire a convincere i cernuschesi».