17 Gennaio 2019

La notte bianca al liceo classico Marie Curie? Ce la racconta chi l’ha vissuta in prima persona: Matteo Mariotti della 3A. “11 gennaio, ore 20.30, l’auditorium del Marie Curie si illumina e si affolla; sullo sfondo del palco viene proiettata un’immagine in bianco e nero dell’Empire State Building. Le luci in sala si spengono, le voci del pubblico si affievoliscono: si incomincia! Don Abbondio in monopattino, Perpetua che estorce “segreti” al suo parroco davanti a una bottiglia di whiskey, Renzo con sigaro e fedora. È così che inizia la nostra personale rivisitazione de “I promessi sposi” in chiave comica, ambientata negli anni ‘30 a New York. Vestiti per una sera i panni di attori professionisti, noi studenti del liceo classico abbiamo trasformato uno dei più grandi classici della letteratura italiana in una vera e propria recita con tanto di sparatorie e criminali, come nel vero Bronx. Ma cosa ha reso il romanzo di Manzoni un appetibile spettacolo teatrale, autorganizzato e gestito da noi ragazzi?  Probabilmente alcune licenze poetiche, reinterpretazioni da noi, come un governatore Ferrer bergamasco, un Azzeccagarbugli che rifiuta i capponi di gomma perché vegetariano o una Gertrude costretta a chiudersi in convento per poi diventare la famigerata e temuta “Monaca del Queens”. Abbiamo intrattenuto così, con spettacolo e buffet, i nostri genitori, i professori (nostri ferventi sostenitori), il dirigente scolastico Umberto Pesce, gli altri alunni della scuola, i ragazzi interessati a frequentare il nostro liceo in futuro e le persone curiose di vederci, e insieme celebrato la quinta edizione della Notte Nazionale del liceo classico, un evento a cui con successo e, perché no, una sana dose di orgoglio,  partecipiamo dal lontano 2014”.