15 Settembre 2017

Sono state ore di trepidazione e paura quelle della giornata di lunedì per una famiglia cernuschese, ma anche per tutta la comunità. Una ragazzina di 12 anni la mattina è uscita di casa per andare a scuola, ma non ha mai raggiunto l’istituto. Anticipiamo che fortunatamente la vicenda ha avuto un esito felice: la giovane è rincasata intorno alle nove di sera e stava bene. Resta tuttavia la cronaca di poco più di 12 ore di apprensione e timore per tutta la città. Quasi subito, infatti, sui social network, ma anche sulle varie chat di whatsapp di genitori e gruppi vari, si è diffusa la notizia e decine di volontari si sono attivati per dare una mano nelle ricerche. Chi in bici, chi in scooter chi perfino a piedi, tutti in strada, sperando di rintracciarla. Naturalmente anche le forze dell’ordine hanno dato il via alle indagini. Carabinieri, polizia locale, vigili del fuoco e protezione civile hanno setacciato il territorio. E più passavano i minuti, più la paura comprensibilmente cresceva. Anche perché su Facebook qualcuno, autorizzato dai genitori, assicurava che la ragazzina non era tipo da colpi di testa. L’incubo per fortuna è svanito con il calare delle ombre, quando la giovane ha incrociato un amico di famiglia. Stava già rincasando, ma lui ha voluto lo stesso accompagnarla e starle vicino. E come il tam tam dell’allerta era partito, altrettanto velocemente si è diffusa la buona notizia. A rassicurare tutti anche il padre della 12enne, che sul suo profilo Facebook ha scritto un breve messaggio per ringraziare tutti coloro che si sono adoperati, istituzioni ma anche semplici cittadini, per aiutare le ricerche. “Aveva deciso di stare un po’ da sola”, la motivazione data dal genitore, che ha confermato il buono stato di salute della piccola. Gli inquirenti hanno comunque voluto parlare con la ragazzina, ma sui motivi della sua azione è totale riserbo. Ora è giusto che i riflettori sulla vicenda si spengano, in maniera che l’adolescente possa ritrovare quanto prima un auspicabile anonimato.