La fanghiglia sul campo di via Buonarroti
16 Novembre 2012

Tribuna e spogliatoi nuovi. Ma le magagne ci sarebbero già. E il campo da calcio adiacente pare più idoneo a coltivare patate che a giocare a pallone. Così appare lo stadio di via Buonarroti, palcoscenico della partite casalinghe del Città di Cernusco. I primi disagi li hanno proprio gli spettatori costretti a guardare le gare su una tribuna appena rifatta che evidenziebbe già piccole perdite fra i gradoni e pozzanghere d’acqua stagnanti che causano infiltrazioni. Ma il vero problema sembra essere il terreno da gioco, dove si disputano allenamenti e partite, che, anche solo dopo qualche goccia di pioggia, si trasforma in una piscina di fango con il rischio infortuni molto elevato per gli atleti. A sollevare la questione sono alcuni giocatori del Città che sottolineano come non sia possibile pensare a un campo da calcio condiviso anche dai giocatori di football americano. «Un terreno già di per sé in pessime condizioni non può sopportare allenamenti e partite di uno sport come il football» fa notare Luca Marrone, lasciando intendere che spostare questa disciplina fisica sul vicino campo utilizzato dal Rugby Cernusco sarebbe cosa buona e giusta. Il problema comunque esiste e ne sono già a conoscenza anche i responsabili del centro sportivo che hanno fatto disputare le ultime due partite casalinghe del Città sul campo dello stadio Scirea, casa dei cugini dell’Ac Cernusco. E questa potrebbe essere una soluzione da perseguire con continuità come suggerisce Luca Scirea, giovane calciatore del Città: «Chiediamo al gestore del centro di poter almeno disputare le partite di campionato sul campo principale. Così eviteremo anche di correre il rischio di infortuni seri ogni domenica che giochiamo in casa». A portare il problema sui banchi della politica cittadina è il consigliere del Pdl Gianluigi Frigerio: «Per capire cosa poter fare e avere il quadro più preciso ho presentato un’interrogazione. Ammetto che sul versante dello sport l’amministrazione comunale si sta impegnando, ma si deve e si può fare assolutamente di più. Questa situazione che si è venuta a creare toglie a loro i meriti che, tramite l’investimento nella cittadella dello sport per politiche giovanili, sociali, sportive e culturali, aveva acquisito. Servono interventi immediati per dare risposte ai tanti giovani che giocano sul campo di via Buonarroti. Ad esempio, mi risulta, che i tombini siano più alti del terreno. Questo il motivo per cui diventa una palude in pochi secondi quando piove. Porre rimedio non pare impossibile».