09 Marzo 2018

Nel disastro generale, il Pd a Cernusco regge. Questo, insieme all’exploit del Movimento Cinque Stelle e della Lega Nord, il dato più rilevante uscito dalle urne. È vero che ogni elezione fa storia a sé, ma nella città giardino solamente 8 mesi fa si era votato per le amministrative. Fare qualche comparazione diventa quindi inevitabile. I democratici avevano ottenuto il 25,63% mentre domenica alla Camera si sono attestati sul 26,20%. Uno 0,6% circa che può permettere di dire che hanno retto. Se i grillini fossero ipoteticamente quotati in borsa ci sarebbe la chiusura del mercato. Dal 6% sono infatti passati al 21,36%. Per capirci, i cernuschesi che avevano dato fiducia ai pentastellati erano 910 e ora sono 4.392. Bel salto in avanti anche per il Carroccio che passa dal 10,28% al 20,13%. Può sorridere anche Forza Italia che aveva un 5,63% e ora ha l’11,68%. A onore del vero va detto che alle amministrative il centrodestra era appoggiato anche da una serie di civiche. I suoi elettori, probabilmente, a livello nazionale si sono spalmati su Lega e azzurri. Sul versante dei singoli candidati cernuschesi, il Movimento Cinque Stelle presentava Mauro Aimi, che ha raccolto 42 preferenze. È andata meglio a Rita Zecchini (Sinistra per la Lombardia), che ne ha prese 186. Alla Camera si presentava anche Danilo Radaelli (Potere al Popolo), che ha preso 515 preferenze, mentre Maurizio Binelli (CasaPound) ne ha ottenute 249. Chi, invece, andrà a Roma, come senatore, è l’ex sindaco Eugenio Comincini, che però non era candidato nel collegio cernuschese. «Dopo 10 anni da sindaco, lo trovo un bel riconoscimento», le sue parole. «Avrò la possibilità di valorizzare l’esperienza maturata, a servizio del territorio. L’opposizione è un ruolo diverso, ma il mio impegno, in modo positivo, non mancherà. Metterò in campo la mia esperienza, competenza, passione e radicamento sul territorio». Comincini si dice contrario a un eventuale coinvolgimento del Pd nel governo:«I cittadini hanno deciso che dobbiamo stare all’opposizione. Auguri a chi ha vinto, ora si diano da fare per trovare una maggioranza. Per anni ci hanno tacciato come incapaci e incompetenti, ora dimostrino loro cosa sono capaci di fare».