19 Novembre 2020

L’associazione Cernusco in Comune prende simbolicamente carta e penna e scrive al sindaco Ermanno Zacchetti e chiede la costruzione di una “Rete solidale per una città di sana e robusta costituzione”. A firmarla sono Andrea e Cecilia e la loro riflessione parte da una preoccupazione legata alla nuova emergenza sanitaria, per proseguire con la richiesta di aprire un confronto sul tema. Ma l’associazione chiede anche al primo cittadino di vigilare sul rischio che in città si radicalizzino movimenti di estrema destra, non ispirati ai valori costituzionali.

Eccone alcuni passaggi: “La nuova ondata di contagi, i ricoveri in ospedale e le tantissime persone costrette in quarantena presso le proprie abitazioni, sono una fotografia che avremmo voluto archiviare tra i brutti ricordi e che invece è tornata di estrema attualità, in pochissimo tempo. L’emergenza sanitaria porta con sé, in forme ben più gravi rispetto alla primavera scorsa, enormi disagi sul piano economico e sociale, perché irrompe in un contesto che non si è ancora ripreso dalla prima ondata. Tante le categorie colpite in modo drammatico: precari, lavoratori dipendenti e autonomi, piccole e medie imprese, bar e ristoranti, negozi di vicinato, mondo della cultura e dello spettacolo. Sono tantissime le famiglie in difficoltà economica e tante le aziende prossime alla chiusura o già chiuse. (…) In questa fase, alle difficoltà oggettive si somma l’esplosione della rabbia per una situazione non più sopportabile. Un disagio comprensibile e legittimo che però rischia di essere strumentalizzato da formazioni politiche che non cercano soluzioni, ma la crescita della tensione, forze che non si ispirano ai valori e ai principi costituzionali. Con ben sai, anche a Cernusco è in corso da qualche tempo un tentativo di radicamento di queste formazioni di estrema destra, attraverso l’apertura di esercizi commerciali di proprietà di soggetti con un preoccupante curriculum giudiziario, che incitano all’odio e alla violenza. (…) Preoccupati da questa situazione, chiediamo al sindaco e all’amministrazione della nostra città alcune azioni chiare e precise: 1. Non legittimare in alcun modo la presenza di tali soggetti 2. Non sottovalutare la presenza di queste realtà 3. Attivarsi presso tutte le autorità preposte per vigilare sull’insediamento di formazioni di estrema destra sul territorio. Chiediamo inoltre di attivare immediatamente un momento di confronto con tutte le forze politiche e sociali democratiche del nostro territorio per la gestione della crisi. Coinvolgiamo i rappresentanti delle categorie colpite, le organizzazioni sindacali, le tante associazioni che stanno già fornendo il loro contribuito in modo costante e volontario. Serve uno sforzo straordinario per affrontare la crisi di oggi ma soprattutto per inventare il prossimo futuro. È il momento di avviare un ampio confronto, con coraggio e generosità, per individuare insieme soluzioni che consentano di salvaguardare e di attuare la nostra Costituzione. Noi ci siamo”.