28 Aprile 2020

Una cinquantina di associazioni della Martesana, capitanate da “Pedala Martesana”, hanno scritto ai sindaci dei loro Comuni, tra cui quello di Cernusco sul Naviglio, per chiedere di incentivare la mobilità dolce per il passaggio dall’attuale chiusura, dovuta all’emergenza sanitaria, alla normalità, già partendo dalla cosiddetta Fase 2. “Il persistere del distanziamento sociale” si legge nella lettera “renderà impossibile riprendere il normale uso dei mezzi pubblici e questo comporterà un uso massiccio delle automobili per gli spostamenti quotidiani, con la conseguenza di una congestione del traffico e un aumento dell’inquinamento forse ancor peggiore della critica situazione prima del Covid-19”. Ricordando che in queste ultime settimane il blocco delle attività e della mobilità ha fatto registrare un evidente miglioramento della qualità dell'aria, così come evidenziato anche dagli enti ufficiali preposti a tali controlli, le associazioni mettono nero su bianco alcune richieste specifiche. Per incentivare la mobilità dolce propongono: una massiccia attività di comunicazione per sollecitare i cittadini a preferire maggiormente l'uso della bicicletta o di andare a piedi per le esigenze quotidiane, gli spostamenti lavorativi e i piccoli trasporti di cose, bambini ed animali; e anche come mezzo per mantenersi in salute e riaprire fin da subito i percorsi pedonali e ciclabili che sono stati chiusi a seguito dell’emergenza Covid-19. Inoltre si consiglia di introdurre a favore di chi deciderà di aderire a queste forme di spostamento dei bonus quali: promuovere incentivi chilometrici  per chi usa la bicicletta; promuovere incentivi per l’acquisto di biciclette e e-bike; promuovere sgravi fiscali alle aziende ed alle piccole attività che incentivano l’uso della mobilità dolce (pedonale e ciclistica); la creazione o l’estensione, laddove possibile, di ZTL e di Zone 30, e l'introduzione di strade a priorità ciclistica, in cui la moderazione della velocità serva di per sé a creare la situazione di sicurezza necessaria alla circolazione di pedoni e biciclette. Infine si chiede di realizzare una rete ciclabile di emergenza su tutto il territorio comunale, e soprattutto lungo le connessioni con i comuni limitrofi tracciando su strada corsie ciclabili in sola segnaletica.