19 Maggio 2023

Cinquantotto cernuschesi in scena, oltre duecento persone coinvolte, più di ottocento prenotazioni arrivate e otto repliche in due giorni (sarebbero dovute essere ventidue, ma le condizioni metereologiche avverse hanno costretto gli organizzatori a cambiare in corsa). Sono questi i numeri di “Quale luce apre l’ombra di quel balcone”, rivisitazione del “Romeo e Giulietta” di William Shakespeare che andrà in scena sabato 20 e domenica 21 maggio. Torna dunque il “teatro di strada” organizzato dalle attrici professioniste Arianna Scommegna e Daniela Arrigoni, in collaborazione con la cooperativa Artaban e con numerose associazioni locali. Scommegna e Arrigoni, tramite laboratori, hanno preparato per questa performance semplici cittadini con la voglia di stare insieme nel nome dell’arte.
«Sarà uno spettacolo unico nel suo genere e una festa per tutti noi cernuschesi» afferma l’assessore alla Cultura Isabelle Leite. «Si tratta di un evento di grande partecipazione giunto alla sua seconda edizione che, mi auguro, possa diventare un appuntamento fisso della vita culturale cernuschese».
Questa, invece, la riflessione di un’entusiasta Scommegna: «La genesi di questo progetto è importante. La prima edizione era nata in un periodo delicato, durante la pandemia. Danilo Radaelli e Luca Forlani, della cooperativa Artaban mi chiesero come avremmo potuto reagire. E io trovo che farsi domande negli attimi di difficoltà debba essere una regola. E come si poteva reagire, se non tutti insieme? Tenere unite le persone in questo momento è la cosa più complicata, ma sono convinta che il teatro sia il mezzo giusto per raggiungere questo scopo sociale e politico. In questa edizione metteremo in scena una storia d’amore per un motivo semplice: la violenza degli adulti distrugge le società future. Serve amore». E poi aggiunge sorridendo: «I laboratori sono iniziati a novembre e abbiamo lavorato sodo perché quando si fanno le cose vanno fatte bene. Siamo esigenti, vogliamo qualità».
Gli spettacoli prenderanno il via alle 14, l’ultimo è fissato alle 19.30. Ad andare in scena saranno due i gruppi che si alterneranno. Inizialmente erano previste sei location in strada, nel quariere Tre Torri, ma le pessime previsioni meteo, hanno costretto a riparare per l’auditorium Maggioni.  «L’entusiasmo di Arianna è contagioso» afferma il sindaco Ermanno Zacchetti. «Portare l’arte in casa, bussando alle porte dei cernuschesi, credo sia una cosa bellissima». Infine una semplice, quanto emblematica, riflessione di Danilo Radaelli: «Siamo davanti a un progetto a favore della comunità».