A Cernusco i minori stranieri sono il 4%
16 Novembre 2012

Con un solo voto contrario, quello della Lega Nord, il consiglio comunale settimana scorsa ha approvato la proposta del sindaco Comincini di concedere, seppur in maniera del tutto simbolica, la cittadinanza onoraria ai bambini di origine straniera nati in Italia e residenti a Cernusco. In base alle norme attualmente in vigore, i minori nati nel nostro Paese possono richiedere la cittadinanza italiana solo al compimento del diciottesimo anno di età. «Questa concessione è un gesto simbolico con il quale abbiamo voluto esprimere il nostro convincimento che l’Italia debba cambiare le sue norme sulla cittadinanza» ha spiegato il primo cittadino in aula. «In attesa che questo avvenga, ai piccoli e ai giovani non ancora maggiorenni nati e cresciuti a Cernusco vogliamo dire con il cuore che per noi sono cernuschesi e italiani come lo sono i nostri figli». Secondo i dati forniti dall’Istat, nel 2010 in Italia sono nati circa 78mila bambini figli di stranieri. Questi giovani, nelle scuole, sono ormai il 42 per cento del totale e, assieme ai loro coetanei già di diritto cittadini del Belpaese, parlano, leggono e scrivono nella nostra lingua e studiano sui libri le vicende legate alla storia italiana. A Cernusco, in particolare, i minori di 18 anni nati in Italia da genitori stranieri sono 240 e rappresentano il 4 per cento della popolazione appartenente a tale fascia di età. Il provvedimento approvato dall’aula fa seguito a un invito dell’Unicef che, promuovendo la campagna “Io come tu”, in Italia ha già raccolto le adesioni di 61 comuni. Il sì cernuschese alla proposta simbolica è bipartisan. Lega a parte, anche l’opposizione alza la mano. «Tutti noi siamo uguali per natura ma differenti per cultura» ha commentato Claudio Gargantini di Persona e Città. «Segni come il nostro possono contribuire a costruire quella nuova cultura, e quelle leggi, che rispettino l’uguaglianza tra le persone».