Comincini con Renzi

Il giorno dopo il risultato delle europee i politici locali analizzano il voto

30 Maggio 2014

Quando lunedì il sole non aveva ancora fatto capolino alcuni politici (i vincitori, ovvio) avevano già riempito le loro bacheche sui vari social network di commenti a caldo e sfottò nei confronti degli avversari battuti. Ma è lunedì che arrivano le prime dichiarazioni ragionate. Ad aprire i microfoni è il sindaco Eugenio Comincini, raggiante per il successo ottenuto dal Pd: «Per chi come me ha sostenuto l’impegno, le proposte e la visione politica di Renzi sin dall’inizio, la notte di domenica è stata davvero speciale. È stato un po’ come registrare ed attestare che chi come me lo sostiene da tempo, ci aveva visto giusto». Nonostante l’euforia, guarda al domani Daniele Pozzi, segretario cittadino del Pd: «Questi numeri possono far girare la testa, ma il messaggio che arriva dagli elettori ci porta a tenere ancor di più i piedi per terra e ad avvertire il senso di responsabilità. A noi, ai nostri Eurodeputati, al governo Renzi, il compito di non perdere neanche un minuto nel portare avanti le riforme strutturali di cui il Paese ha bisogno». Anche le urne cernuschesi hanno raccontato di un affanno dei grillini che, però, si leccano le ferite e guardano avanti. «Pensavamo di più, speravamo di più e rispetto ai proclami abbiamo perso» scrive Mauro Aimi, capogruppo del 5 Stelle dal blog del Movimento. «Per forma mentale e personalità, però, non ci piangiamo addosso e non abbiamo mai avuto problemi ad ammettere e riconoscere le sconfitte e a metterci sempre la faccia. Ringraziamo i 2.580 cernuschesi che ci hanno dato fiducia, sappiano che non è mal riposta. Abbiamo fatto una buona dormita, la colazione è conclusa e ora ci rimettiamo al lavoro su più fronti, con la determinazione e l’onestà che ci hanno sempre caratterizzati». L’aver superato la soglia di sbarramento è una vittoria anche per Mirko Chioldin, portavoce di Sinistra per Cernusco che in città ha sospinto l’Altra Europa con Tsipras: «Abbiamo vinto la nostra campagna elettorale clandestina, oscurati dai media, ci siamo ostinati a parlare seriamente di Europa, di programmi e di candidati. Nel 2014 poteva essere una scelta azzardata, sicuramente controcorrente, ma noi siamo fatti così e abbiamo vinto». Soddisfatto dei voti ottenuti dal Carroccio Cristian Mandelli, capogruppo della Lega: «Siamo contenti perché il lavoro fatto fin da marzo con i gazebo in piazza e la raccolta firme per i referendum ha portato i suoi frutti. E il traino di Matteo Salvini ci ha permesso di recuperare consensi. La sua linea piace e le 498 preferenze che ha ottenuto in città, il terzo più votato, ne sono la dimostrazione».