16 Novembre 2018

La notizia era già nota, ma adesso Cernusco è ufficialmente Città Eruropea dello Sport 2020. Lunedì  il sindaco Ermanno Zacchetti e l’assessore allo Sport Grazia Vanni hanno, infatti, preso parte alla cerimonia di consegna della targa, alla presenza del presidente di Aces Europe Pier Francesco Lupatelli e del presidente del Coni Giovanni Malagò. La cerimonia, organizzata da Aces e dal Comitato olimpico nazionale, si è svolta a Roma, nel Salone d’onore del Coni, al Foro Italico, alla presenza di numerosi sindaci e campioni olimpici.
«Sono stato al Foro Italico a Roma molte volte», ha commentato il primo cittadino «e provo sempre la stessa grande emozione, ma in questo caso da sindaco di Cernusco sul Naviglio al Palazzo del Coni per ricevere il riconoscimento di Città Europea dello Sport 2020, molto di più. Ero in veste di rappresentante della mia città; ho portato con me la passione dei volontari e degli atleti di cinquanta associazioni sportive insieme al desiderio di ogni runner che corre lungo il Naviglio di stare bene prima di tutto con sé stesso; ho fatto miei i sogni delle ragazze e dei ragazzi che si infilano la maglietta della propria squadra e scendono in campo per poterli raggiungere; vivo l’orgoglio di ogni cernuschese che ama la propria città e sente proprio questo riconoscimento; saluto nuove relazioni che si aprono con altre città che fanno dello sport uno strumento di crescita, di inclusione e di apertura; ho raccolto e riportato a casa gli incoraggiamenti e i complimenti per uno sport vero, leale e di tutti, quello che ci piace proporre».
Cernusco è stata nominata Città Europea dello Sport del 2020 all’inizio di ottobre, dopo la presentazione, a marzo, del dossier “La vita è il nostro sport preferito”; ad aprile, poi, i commissari avevano fatto tappa in città per studiare il progetto, passando ai raggi X impianti e offerta sportiva. Secondo Aces Europe, Cernusco si era rivelata “un buon esempio di sport per tutti come strumento di salute, integrazione, educazione e rispetto”, e aveva posto in evidenza lo sviluppo di “un’esemplare politica sportiva”.
Eleonora D’Errico