Gli otto consiglieri comunali che hanno compiuto un esposto alla Corte dei Conti, per quanto riguarda la fine del project financing relativo alla riqualificazione dell’area sportiva di via Buonarroti, a quanto pare hanno trovato un buon sodalizio. E così, hanno presentato un comunicato stampa ancora una volta congiunto che attacca l’amministrazione comunale. L’oggetto della loro denuncia (in senso lato) questa volta è la variante 2 al Pgt. “Dopo avere chiesto, più volte e inutilmente, al sindaco e all'assessore Della Cagnoletta se fosse pervenuto il parere di Città Metropolitana” si legge nel comunicato “e quale fosse il suo contenuto, solo dopo aver chiesto l'accesso agli atti siamo venuti a conoscenza che questo parere era stato ricevuto dall’amministrazione da oltre un mese, e che il suo contenuto non rappresentava proprio una buona notizia per il sindaco Zacchetti”.
Gli otto consiglieri (Lorella Villa per il M5S, Chiara Beniamino e Giordano Marchetti per Vivere Cernusco, Luca Cecchinato e Lino Ratti per la Lega, Daniele Cassamagnaghi per Forza Italia, Manuela Longoni e Maurizio Rosci per il Pd, anche se i democratici hanno fatto sapere che i due ormai parlano a titolo personale e non a nome del partito) sostengono che: “Nella disamina degli aspetti insediativi relativamente alle scelte operate dall’amministrazione nelle ridefinizione del campo della modificazione M1_3, che ricordiamo essere quelle di eliminare l’esclusivo riferimento alla destinazione d’uso uR3 (Edilizia residenziale convenzionata) in luogo di sola edilizia libera, Città Metropolitana fa la seguente richiesta: verificare il fabbisogno abitativo di suddette fasce della popolazione e di valutare una soluzione alternativa equivalente a quella offerta dalla destinazione d’uso uR3 che la Variante propone di eliminare. Avanzando i seguenti dubbi: l’interesse pubblico generato dalla riduzione della Slp che il cambiamento di tale destinazione d’uso comporterebbe, viene infatti ricondotto alla cessione di aree a servizi in ambito paesaggistico, che esulano dalla domanda specifica di spazi abitativi da riservare a chi si trovi in particolari situazioni socialmente critiche e di emergenza abitativa”. Gli otto consiglieri inoltre accusano l’amministrazione di aver tenuto segreto tale parere invece di comunicarlo in consiglio comunale o in Commissione Territorio.