13 Gennaio 2017

Oltre 4mila euro e 28 classi coinvolte per un doppio progetto di alfabetizzazione motoria che, già avviato presso l’istituto Rita Levi Montalcini, partirà a breve anche nelle classi prime e seconde del comprensivo di piazza Unità d’Italia. In sostanza si tratta di dare basi solide ai ragazzi di prima e seconda elementare che un domani vorranno intraprendere una qualsiasi attività sportiva. «Prima di Natale, l’assessorato allo Sport ha completato il sostegno a queste proposte previste nel Piano di Diritto allo Studio 2016/17 finanziando interamente il progetto “Gioca Sport” in piazza Unità d’Italia» spiega Ermanno Zacchetti, referente di giunta dell’amministrazione comunale. «Un notevole aiuto economico che si affianca a quello già garantito al comprensivo Montalcini nei plessi di via Don Milani e via Mosè Bianchi che, grazie alla stessa somma messa a disposizione dalla Regione tramite un bando, ha permesso la realizzazione del progetto “A scuola di sport - Lombardia in gioco”». In pratica si garantisce nelle scuole cittadine la presenza di un esperto nelle venti ore di lezione dedicate all’attività fisica dei ragazzi. Tra le finalità di questo progetto, troviamo anche quella di migliorare la coordinazione dei propri movimenti facendo acquisire agli studenti una certa padronanza del corpo. Non solo: l’alfabetizzazione motoria favorisce anche il rispetto reciproco, la consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti ma anche, in maniera indiretta, l’inclusione scolastica.
«Il merito dell’avvio di questi progetti va certamente  attribuito all’ufficio Sport e alla sua stretta collaborazione con le scuole del territorio» conclude Zacchetti. «Ma non bisogna dimenticare il lavoro di promozione della pratica sportiva ad opera di svariate associazioni cernuschesi, senza contare poi le giornate organizzate ogni anno presso lo stadio Gaetano Scirea insieme all’Atletica Cernusco. Si realizza, insomma, un’idea di sport che non rimanga confinato all’interno dei centri sportivi, ma che possa entrare nella vita delle persone a cominciare proprio dalla scuola».
Francesca Lavezzari