02 Dicembre 2022

C’è tempo fino a domenica 4 dicembre per ammirare in biblioteca le dieci sagome che formano l’installazione “Figure di donna”, promossa dal Comune, in collaborazione con il liceo classico dell’Itsos. L’iniziativa, nata in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, è stata inagurata lo scorso venerdì, 25 novembre, nel cortile di Villa Greppi, con le dieci sagome che hanno “preso voce” grazie a studentesse e studenti delle classi terza, quarta e quinta. E hanno raccontato le storie di violenze e abusi di donne, che loro malgrado sono state protagoniste di fatti di cronaca o che si sono rivolte alla Rete VIOLA Adda Martesana (in questo caso con nomi finte). Vittime scelte proprio dagli studenti e dalle studentesse, che insieme hanno scritto e raccontato le loro vicende, leggendole davanti al pubblico. Ora sono state spostate in biblioteca e per chi volesse sentire la loro storia, basterà inquadrare il QR presente su ognuna di esse.
«Con questo primo momento, abbiamo dato il via a un progetto che sarà riproposto annualmente, sempre con il coinvolgimento di realtà e associazioni del territorio» ha spiegato l’assessore alle Pari Opportunità Debora Comito. «La partecipazione delle scuole ha un valore importantissimo, perché la sensibilizzazione su questo tema delicato passa in maniera imprescindibile dai giovani. E proprio a loro ho voluto consegnare tre parole: fermarsi, ascoltare e agire. Fermarsi ad ascoltare davvero le parole di queste donne, con il cuore e con la mente, per dare loro importanza, affinché generino in noi un pensiero più consapevole, determinante per agire, metterci in moto, creare azioni, ognuno nella sua quotidianità, che possano cambiare davvero quanto accade ancora».
Anche il sindaco Ermanno Zacchetti ha commentato l’iniziativa con queste parole: «Siamo davanti a storie che non vorremmo mai ascoltare, ma soprattutto che non dovrebbero mai essere vissute e che invece purtroppo sono ancora all’ordine del giorno. Sembra incredibile, ma in dieci mesi, da gennaio a ottobre 2022, sono state 164 le donne che si sono rivolte a VIOLA per chiedere aiuto: 19 in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Per questo non dobbiamo mai smettere di parlarne: giornate come quella del 25 novembre servono affinché si tenga alta l’attenzione e se ne parli soprattutto con ragazzi e ragazze, unico modo per costruire un futuro migliore».