23 Febbraio 2018

La guardia di finanza di Torino in città. A seguito di un’inchiesta, nata nel capoluogo piemontese, su una partita di biancheria intima prodotta in Cina, ma spacciata per capi d’abbigliamento Made in Italy, le fiamme gialle sono risalite a 8 depositi che si trovano a Cernusco e ad Agrate, dove la merce veniva stoccata. Le indagini sono partite dal controllo di un negozio in Piemonte, gestito interamente da cinesi, dove sono stati rinvenuti degli scatoloni con indicazioni fasulle sull’origine italiana dei prodotti. In realtà era tutta merce proveniente dalla Cina. La guardia di finanza ha approfondito la vicenda, arrivando ai depositi cernuschesi dove sono stati sequestrati 450mila capi di biancheria intima. Quattro cinesi sono stati denunciati per frode in commercio.