Una delle fontanelle che perdono

Nella carrellata finiscono anche l’altalena solitaria di piazza Gavazzi e la scultura di Arman in piazza Unità d’Italia. Inviateci altre segnalazioni

07 Settembre 2012

Piccole cose. Che però fanno la differenza almeno agli occhi dei cernuschesi che vivono la città tutti i giorni. Magagne da sistemare come la buca, la fontanella che perde, le cartacce abbandonate o un gradino troppo alto per carrozzine e passeggini. Abbiamo cercato di raccogliere alcune segnalazioni di cui probabilmente sono già a conoscenza gli uffici comunali competenti o gli amministratori condominiali delle proprietà private. Ma, come dicevano i latini, repetita iuvant. Più terra terra: ripetere aiuta. Ecco allora una breve carrellata di una minima porzione di piccole cose da riordinare.

Fontanelle perdenti 

Lungo i parchi del naviglio sono almeno tre le fontanelle che perdono. Quella nei pressi del ponte girevole, che crea un acquitrino lungo il sentiero, quella  che si incontra camminando lungo la stessa stradina sterrata prima del sottopassaggio dei giardini dell’Uboldo, e quella impossibile da usare per via della pressione troppo elevata al Parco degli Alpini. Basterebbe una sistemata alle molle dei rubinetti.

Gradino da record

Chi con passeggino o carrozzella dovesse uscire dai giardini dell’ospedale utilizzando il cancello di via Leonardo Da Vinci si troverebbe di fronte un gradino difficile da affrontare.

Tornelli fastidiosi

L’ostacolo questa volta è rappresentato dai tornelli grigi e blu che da via Da Vinci portano ai portici di via Balconi. Anche in questo caso passeggini e carrozzelle per andare oltre devono effettuare gimcane talvolta impossibili per raggiungere i portici. E questo passaggio è fondamentale per chi deve recarsi all’Asl in via Turati.

Altalena solitaria

La fila di bambini all’altalena del parchetto di piazza Gavazzi è sempre lunga. E la sinfonia di mamme, papà e nonni è sempre quella: «Ma perché hanno fatto una sola altalena? Con tutto lo spazio che c’era non ne potevano mettere almeno due?». Nemmeno la prossima realizzazione della nuova area giochi davanti alla Vecchia Filanda placa i loro animi: «Lì non c’è nemmeno un albero. Ombra zero».

Mozziconi e cartacce

Più persone segnalano, anche utilizzando i profili Facebook di sindaco e assessori, la sporcizia in cui versano alcuni angoli dei parchi cittadini. Con cartacce e mozziconi abbandonati sotto i tavoli e le panchine e tra i cespugli. Emblema: la collinetta tra gli alberi di via Cavour, teatro di incontri di ragazzotti schiamazzanti che abbandonano pattume un po’ ovunque.

Topi in villeggiatura

L’erba alta del parco di Villa Alari nasconde ai più i movimenti dei roditori. Ma quando attraversano la stradina per raggiungere il naviglio sono ben visibili. E numerosi.

Trombe stonate

C’è chi segnala che il monumento “Tuba Mirun” opera di Arman in piazza Unità d’Italia avrebbe visto giorni migliori. Senza rifiuti e muffa al suo interno e con una lucidata di tanto in tanto. Magari per togliere i ricordi delle stelle filanti dello scorso Carnevale.

Calimeri arrugginiti

Così come sono conciati i paracarri in ghisa del centro storico e delle vie limitrofe, tutti rotti e arrugginiti, sono pericolosi e antiestetici.    

Passerella sul naviglio

La segnalazione questa volta arriva dalla località Gaggiolo. Dalla passerella sulla Martesana. Che effettivamente avrebbe bisogno di una sistemata. Almeno ai gradini che oltre a impedire l’accesso a biciclette e passeggini si stanno sgretolando.

Già fatto

Ma ci sono anche le questioni già risolte. È il caso di Ronco. Dove il passaggio pedonale di via Cavour, che finiva direttamente nell’aiuola, è stato sistemato dall’amministrazione comunale che ha realizzato un passaggio ciclopedonale.