30 Aprile 2021

Server bloccato e una mail che intima: “Se vuoi i tuoi dati, dacci i soldi”. Un vero e proprio ricatto quello subito da un’azienda con sede nel Centro Tessile di Cernusco. Tutto è iniziato quando il sistema gestionale e le mail si sono bloccate, contestualmente alla rivendicazione da parte di un hacker che, per risolvere il tutto, chiedeva di essere pagato in bitcoin.  Immaginate per un’azienda questo cosa possa significare: ordini fermi, sistema di fatturazione in tilt, dati sensibili in mano a chissà chi. Per fortuna la situazione si è risolta in poche ore: alla richiesta di riscatto non è stata data risposta e i titolari hanno subito fatto intervenire i loro sistemisti, che sono riusciti a rimettere in sicurezza l’operatività dell’azienda. Una situazione che è più diffusa di quanto si possa immaginare: è di qualche giorno fa la pubblicazione del Cybersecurity Report di Check Point che ha rivelato come, ogni 10 secondi, un dirigente paghi un riscatto di oltre 230mila dollari per riavere i dati sensibili della sua società.

Eleonora D'Errico