05 Maggio 2023

A Cernusco c’è un posto speciale per la solidarietà di vicinato. Si tratta di Condominio solidale, progetto inaugurato nel 2018 su iniziativa del Comune e che vede tre realtà diverse come principali protagoniste, in un’ottica di collaborazione.
A parlarne sono proprio i responsabili di due di queste cooperative, Paola Macchia di Comin e Riccardo Cesco della Libera compagnia di Arti e mestieri sociali. «Il Condominio è stato voluto dal Comune» racconta Macchia «con l’idea di creare una sinergia tra le situazioni di fatica sul territorio e le risorse sociali spontanee messe in campo dalle cooperative. L’amministrazione ha reso disponibile l’edificio con l’obiettivo di produrre integrazione, evitando il rischio di marginalizzazione».
La struttura si articola su tre piani. Al piano terra si trova Casa mollica, la palestra di autonomia per disabili gestita da Arti e mestieri, che consente di ritagliarsi progressivi spazi di indipendenza. Al secondo e terzo piano, invece, risiedono madri con figli in condizioni di fragilità e la gestione è affidata a Fondazione Somaschi. All’ultimo piano sono dedicate le attenzioni speciali dell’equipe educativa della fondazione, mentre al piano inferiore le situazioni consentono maggiore autonomia. Al primo piano, infine, risiedono due nuclei familiari distinti: si tratta di famiglie che, attraverso Comin, hanno scelto di vivere una profonda esperienza di prossimità mettendosi anche al servizio, all’occorrenza, degli ospiti degli altri piani.
«Le famiglie costituiscono un presidio sociale importante» sottolinea Macchia «perché mettono in scena diverse forme di cura, come la disponibilità, per esempio, a tenere i bambini di altre madri fino all’orario di inizio di scuola, se queste per qualsiasi motivo non riescono a farlo».
Sì, perché l’obiettivo generale dell’edificio è quello di permettere alle persone che lo frequentano la riprogettazione del proprio percorso di vita all’interno di un’esperienza che conceda ampi margini di libertà. Le famiglie al primo piano danno una mano pur consentendo una certa indipendenza. Anche Cesco è concorde: «Il Condominio vuole essere l’esempio di uno stare insieme più solidale, che si basa anche sull’appoggio di chi aiuta con le situazioni di difficoltà. La speranza è che possa diventare, con la sua idea di una società migliore, un riferimento per il territorio».
Il Condominio negli anni ha organizzato cene, aperitivi, corsi di yoga e chitarra con le due famiglie solidali, oltre a diverse iniziative aperte a tutto il quartiere. Ma la vera sfida arriverà solamente sabato 27 maggio, quando organizzerà la festa di quartiere, portando per la prima volta le attività fuori dalle sue mura. Non mancheranno le rodate collaborazioni con i volontari della parrocchia e con gli scout, che si occuperanno dell’animazione, né il catering in ottica inclusiva della compagnia Gustamondo di Pioltello.
«Questa è una zona particolarmente nuova di Cernusco sul Naviglio, in cui le persone si conoscono poco tra loro» convengono i responsabili per Comin e Casa mollica «per cui è ancora più bella l’idea di un grande incontro, in cui condividere momenti che possano fare piacere a tutti e costruire un’idea di quartiere solidale, fondata sull’aiuto reciproco».
Chiara Valnegri