L'autovelox in via Falcone-Borsellino

Il calendario di aprile prevede che i controlli effettuati saranno 48 per un totale di 192 ore

04 Aprile 2014

Sono oltre un migliaio gli automobilisti indisciplinati pizzicati in flagranza dai nuovi otto rilevatori di velocità disseminati in varie vie cittadine. In funzione dallo scorso 6 marzo, dopo un mese, è tempo di stilare un primo bilancio da parte della polizia locale che nei giorni precedenti aveva messo in guardia in modi diversi i cittadini della novità. Va ricordato che lo strumento di misurazione è uno solo e viene posizionato a rotazione in una delle colonnine arancioni. Ecco dunque i primi dati emersi: sono 1.218 le auto che hanno superato il limite di 50 chilometri orari, ma non tutte saranno sanzionate. Di queste infrazioni circa il 20 per cento non sarà validato per diversi motivi. La multa arriverà direttamente nelle case degli automobilisti indisciplinati e varierà da un minimo di 41 euro, per il superamento del 10 per cento del limite, fino a un massimo di oltre 800 euro, in questo caso con la sottrazione di dieci punti dalla patente e la sospensione della stessa fino a dieci mesi per chi ha schiacciato l’acceleratore a oltre 60 chilometri all’ora dalla soglia dei 50. «Va subito detto che nella maggior parte dei casi siamo davanti a violazioni che rientrano nella prima fascia, quindi con un superamento del 10 per cento del limite massimo» commenta il comandante della polizia locale, Silverio Pavesi. «Rispetto alle polemiche che sono state sollevate nei giorni scorsi a livello nazionale su questo tipo di dispositivi che, secondo una interpretazione della legge non sarebbero regolari perché utilizzati di rado e installati in alcuni casi solo come forma di deterrente, noi siamo tranquilli: nel nostro caso sono attivi e sono utilizzati regolarmente, come dimostra anche la programmazione che ogni mese i nostri uffici stilano. Infatti abbiamo già programmato il loro uso per tutto aprile». In calendario sono previsti sei controlli per ogni apparecchio, per un totale di 48 controlli mensili, pari a 192 ore di lavoro. Ogni rilevatore (ricordiamo che sono presenti nelle vie Buonarroti, Assunta, Cavour, Falcone-Borsellino, Po, Torino, Padana Superiore e Verdi) questo mese sarà dunque attivato per circa 24 ore a fasi alterne. «Come abbiamo ribadito più volte il nostro obiettivo non è quello di fare cassa» prosegue il comandante, «ma di rendere più sicure le strade della città. La dimostrazione della funzione deterrente di questi strumenti è sotto gli occhi di tutti: le auto che vi transitano davanti oggi rallentano proprio per evitare la multa. Questo significa che l’obiettivo, anche se solo in parte, è stato raggiunto». Con ogni probabilità quando si andrà a regime anche il dato delle vetture sanzionate dovrebbe diminuire. Dal comando di via Neruda, inoltre, confermano che il numero degli incidenti sulle strade dove sono sistemati i dispositivi negli ultimi trenta giorni è drasticamente calato. Un esempio su tutti: nella trafficatissima via Torino non si sono registrati sinistri.