10 Novembre 2023

Chi è la mente dietro la programmazione del teatro Agorà? Si tratta di Palma Agati, che ormai da anni pianifica le stagioni di prosa. «Sono il direttore artistico da parecchio» esordisce Agati «e questo significa che sono responsabile delle scelte degli spettacoli. Il gruppo di lavoro comprende altre persone, tra tecnici, coordinatori e chi lavora a contatto con gli spettatori, come ad esempio Claudia, che si occupa degli abbonamenti. Non solo, perché la stagione ha ricevuto anche il patrocinio e un contributo dal Comune per la sua realizzazione». Quella di Agorà è una grande macchina: occorre muoversi d’anticipo per progettare ogni volta la stagione successiva. «Si inizia già la primavera dell’anno prima» racconta il direttore artistico «Quando va in scena l’ultimo spettacolo, si iniziano a visionare le proposte e vedere i costi per l’anno successivo». È un lavoro continuo e non dei più semplici, visto quanto è ampia l’offerta di intrattenimento. Ma con quale criterio avviene la scelta? «Cerco sempre degli spettacoli che facciano ridere in modo intelligente e mai volgare» questo il segreto di Agati. Un segreto fortunato, visti i successi delle scorse stagioni inclusa l’ultima, che inaugurava di nuovo Agorà dopo il covid. «L’anno scorso è andata molto bene» continua il direttore «nonostante fossimo appena usciti dalla pandemia. Il merito va ai nostri abbonati che hanno dimostrato sempre una grande sensibilità e voglia di tornare a teatro, ma anche ai nostri volontari che ringrazio molto». Agati, in conclusione, ricorda infatti che Agorà funziona su base volontaria: «Invito chiunque lo desideri a farsi avanti perché siamo sempre in cerca di aiuti».