13 Aprile 2012

Per saldare quella bolletta da record, stava già pensando di accendere un mutuo, unica alternativa alla chiusura della sua attività. Ma alla fine aveva ragione lui: i 96mila euro da pagare all’Enel in realtà erano un errore. Un conto fatto male, qualcosa non ha funzionato nel contatore o forse nel conteggio prima dell’emissione della bolletta. Sta di fatto che Claudio Robba, gommista cernuschese che nelle scorse settimane aveva ricevuto il conto della luce da capogiro per il suo capannone di via Cremona, non dovrà pagare. Ad assicurarglielo è stata la stessa azienda energetica, che nei giorni successivi all’uscita della storia di Claudio sui giornali, ha immediatamente inviato un tecnico e accelerato le verifiche che si trascinavano ormai da settimane senza dare risposte certe. «Quello che è accaduto all’imprenditore cernuschese è un caso molto raro» assicura Enel, che si è scusata per l’errore. «Solitamente il sistema è in grado di segnalare le fatture anomale e bloccarle così da effettuare le verifiche senza che il cliente corra il rischio del distacco della fornitura per mancato pagamento». 

C. G.