Uno dei fazzoletti distribuiti ai negozianti

E domani in biblioteca alle 15 è in programma un convegno e una mostra dedicata a Roberto Camerani. Sabato 31 gennaio un concerto-spettacolo

23 Gennaio 2015

I fazzoletti simbolo della deportazione tornano nelle vetrine cernuschesi. Anche quest’anno l’Anpi, per il Giorno della Memoria celebrato il 27 gennaio, promuove questa iniziativa diventata ormai una tradizione. «Distribuiamo a tutti i negozianti che ne facciano richiesta, e che ringraziamo, il fazzoletto che portavano al collo gli ex deportati nei campi di sterminio nazisti» spiega Danilo Radaelli, presidente dell’Associazione partigiani cittadina annunciando anche un’altra iniziativa messa in cantiere per la ricorrenza.  «Quest’anno abbiamo pensato di organizzare un momento che ci aiuti a rimarcarne il senso, in particolare ragionando sui tentativi di negazione e di strumentale oblio. Lo facciamo domani, sabato 24 gennaio alle 15 in biblioteca, insieme ad alcuni studiosi estremamente preparati e al mondo dell’istruzione, attraverso l’intervento di Nicola Ferrara, dirigente dell’Ipsia di via Volta, per sottolineare quanto sia importante il ruolo delle scuole e degli adulti nella trasmissione e affermazione della memoria». Il convegno intitolato “La memoria negata” sarà accompagnato da una mostra allestita nel decennale della scomparsa di Roberto Camerani, deportato cernuschese. Giorno della Memoria che verrà celebrato dal Comune anche il 31 gennaio alle 21 alla Casa delle Arti. Sul palco i cori “Suoni e l’Anpi”, “Philòmela” e “La Moresca antica” che, assieme alle voci recitanti di Adele Pellegatta e Silvano Piccardi, si esibiranno in letture e musiche con l’intento di far riflettere il pubblico sui temi della Costituzione, della democrazia e della libertà e del rispetto delle differenze.