il presidente Sirtori (a sinistra) e il dg Frecchiami

Il presidente Sirtori traccia la strada futura per rilanciare l’economia del territorio. Dal 30 maggio l’apertura in via sperimentale per un anno di uno sportello serale. Dopo l’estate il lancio di obbligazioni per i soci

24 Maggio 2013

In un momento difficile come questo anche solo il fatto di non chiudere il rubinetto del credito è importante. Ed è quello che sta facendo la Bcc di Cernusco che anche quest’anno ha chiuso il bilancio con un attivo di 700mila euro. «Siamo moderatamente soddisfatti perché è comunque un risultato importante in questo momento» commenta dopo l’assemblea dei soci di giovedì il presidente della banca di credito cooperativo di piazza Unità d’Italia, Enio Sirtori: «La nostra forza è quella del contatto diretto con le persone e con le aziende del territorio. Insieme alla liquidità, perché per garantire prestiti dobbiamo avere denaro in cassa». E Sirtori spegnendo le voci di una possibile fusione con i colleghi di Carugate e Inzago per formare una super banca della Martesana e la possibilità di un intervento per salvare Villa Alari dal degrado, indica la strada futura che intraprenderà la Bcc: «Sul territorio c’è una buona presenza di piccole aziende di assoluto valore, ad esempio di meccanica fine e di precisione, sulle quali dobbiamo puntare vista anche la difficoltà che stanno vivendo le imprese di costruzione. Imprese flessibili, duttili e molto avanzate tecnologicamente fatte di poche decine di dipendenti che lavorano il sabato, la domenica e a Ferragosto. Questo è il nostro tesoro se vogliamo puntare a un’evolversi in positivo della situazione economica». Lo scandalo che ha coinvolto Mps qui lo vedono di un altro pianeta. «Mai venduto un derivato» prosegue il presidente. «Non possiamo deliberatamente commettere errori perché sarebbe la nostra fine». Oggi la Bcc conta 6mila soci. L’identikit: persone in là con l’età e famiglie. Per questo la banca offre agli under 30 la possibilità di diventare socio a un quarto del costo: 250 euro invece di mille. Ma anche quest’anno i soci non riceveranno i dividendi degli utili come accaduto in passato. «Dare una briciola a ciascuno di loro non avrebbe senso» spiega il direttore generale Luca Frecchiami. «Abbiamo deciso di devolvere ciò che resta al netto delle normative, circa 150mila euro, alle associazioni di volontariato e sportive locali. Ridistribuiamo alla comunità, di cui anche i soci fanno parte,  una parte di ricchezza. E da quest’anno chi apre un conto corrente trova anche un modulo con una lista di associazioni cittadine a cui devolvere a suo nome 30 euro». Punto dolente della Bcc, lo scarso patrimonio, perso prima del commissariamento. Da qui l’idea, già messa in atto dalla banca una quindicina di anni fa, di emettere dopo l’estate obbligazioni trasparenti da offrire ai soci. «Se anche solo rispondessero all’appello in 2mila, con 5mila euro ciascuno, riusciremo ad avere maggiore operatività sul mercato». E dal 30 maggio la Bcc aprirà in via sperimentale per un anno uno sportello serale aperto dalle 17 alle 19.15 da martedì a giovedì. «Un test per venire incontro alle esigenze dei nostri clienti» conclude Frecchiami. «E lasciate che ringrazi il personale che si è messo a disposizione su base volontaria. E di questi tempi non è poco».

Alessandro Ferrari