21 Settembre 2018

Si definisce cernuschese doc e non potrebbe essere altrimenti, visto che i suoi genitori avevano un’enoteca in città. Lei è Laura Bonalumi e da poche settimane è uscito il suo nuovo romanzo (il quarto), intitolato “Ogni stella lo stesso desiderio”. Un libro che parla di un’amore tra i banchi di scuola, ma attenzione, guai a pensare che sia un romanzo solo per ragazzi. evitiamo questo errore, visto che siamo davanti a una lettura che merita davvero l’attenzione di tutti. «L’idea di questo romanzo è nata dalla mia amicizia con Guido Passini, purtroppo scomparso per una fibrosi cistica» spiega Laura. Ci siamo conosciuti tramite i libri e subito mi ha colpito il grande coraggio di Guido. Sia per come affrontava la malattia che per  il modo con cui era lui a spronare chi gli stava intorno. Lo definivo eterno. Quando ho saputo della sua morte non riuscivo a crederci. Così ho chiesto a sua moglie se potevo dare il nome di Guido al personaggio del mio libro e lei ha accettato subito». E Guido, che si trasferisce in una nuova città, conosce Amelia con la quale inizia una bella storia d’amore, rafforzata anche da scambi epistolari, in questo caso sotto forma di mail. Il romanticismo si può adeguare ai tempi. «Mi è stato fatto notare» prosegue la scrittrice «che a differenza delle solite letture che proponiamo ai ragazzi, dove i temi del bullismo, della bellezza o dell’immigrazione sono al centro, questa volta al centro troviamo proprio l’amore. E il coraggio di amare.  Un qualcosa in cui tutti possiamo riconoscerci non solo perché ci siamo passati, ma anche perché possiamo viverlo tutti i giorni. In queste pagine c’è tanta poesia». Ora Laura inizierà la consueta promozione nelle scuole, nei Comuni e a Book City. Sabato 13 ottobre sarà nella biblioteca della sua Cernusco. «Il rapporto con il mio paese è splendido. Adoro passeggiare, bere il caffè nei bar cittadini, prendere il pane sotto casa. Mi affeziono ai luoghi e alle persone». E tra un sorriso e un autografo su una copia acquistata da qualche cernuschese, Laura sta già guardando oltre: «Finita una storia  ne inizia subito un’altra. Ho qualche idea che sto sviluppando. È il bello di questo mestiere».