La Nuova Filanda

Critiche dal Pdl: un bene comune consegnato ai privati, mentre la Lega porta in aula i malumori degli Anni Sempre Verdi. Il sindaco, invece, difende le scelte fatte e ringrazia chi ha lavorato al progetto che «tesserà relazioni». Il primo giugno l'inaugurazione e l'intitolazione a Pirola

17 Maggio 2013

Il taglio del nastro fissato per il primo giugno restituirà alla città uno dei suoi capitoli di storia. E la trasformazione da Vecchia a Nuova Filanda sarà completata. L’edificio di via Pietro da Cernusco diventerà il centro di aggregazione per anziani e bambini. «Un luogo dove tessere nuove relazioni» lo ha definito il capogruppo del Pd Maurizio Magistrelli lunedì sera in aula Spinelli al termine della relazione da consigliere incaricato alla definizione della co-progettazione della struttura che il Comune ha dato in gestione, tramite una gara d’appalto, per nove anni a una cordata di imprese formata dal consorzio sociale CS&L con sede a Cavenago Brianza, dalla cooperativa sociale milanese Comin e dall’associazione locale Amici del Tempo Libero. Il centro anziani, nonostante non ci sia stato ancora il varo ufficiale, è già in attività, mentre gli spazi dedicati all’infanzia verranno apertidopo l’inaugurazione. Ma la creazione di questo unico grande spazio d’aggregazione sta creando anche delle divisioni e diversi mal di pancia che sono stati evidenziati lunedì in consiglio comunale da Claudio Keller. Il capogruppo del Pdl ha parlato di un bene comune che è stato consegnato nelle mani di privati. «La funzione no profit di questa struttura» ha commentato l’ex candidato sindaco dei berlusconiani, «è nascosta anche se era primaria. Verrà costruito un bar ristorante che si affaccerà sul parco Trabattoni in cui non vedo nulla di sociale. Si sentiva davvero la necessità di aprire un’altra pizzeria in città?». Poi Keller si è lamentato dell’alto costo di iscrizione del centro riservato alla terza età: «Un rincaro del 200 per cento: 45 euro invece dei 10 che pagavano annualmente i soci degli Anni Sempre Verdi. Uno schiaffo agli anziani soprattutto in questo periodo di crisi». Quindi la promessa: «Su questo argomento ci tornerò, lo prometto ai cittadini». E il trasloco forzato alla Nuova Filanda ha creato diversi malumori tra i 600 iscritti dell’ormai ex centro anziani di via Verdi. «Ci hanno costretto a chiudere» la sentenza di Lino Michieletti, consigliere ed ex vicepresidente degli Anni Sempre Verdi. Proteste riprese in aula dal capogruppo della Lega Cristian Mandelli: «La co-progettazione della nuova struttura stride con il trattamento riservato a un’associazione che fino a ieri ha gestito il centro anziani e che avrebbe dovuto essere coinvolta maggiormente». Ma l’esponente del Carroccio guarda anche al futuro chiedendo più attenzione agli spazi esterni di pertinenza della Filanda: «Il parco Trabattoni, esempio unico di area verde attrezzata in centro città per iniziative ed eventi, va preservato maggiormente dai vandali, chiudendo di notte i cancelli che restano aperti, e deve essere oggetto di una manutenzione del verde più attenta». Una carezza all’amministrazione comunale dai banchi dell’opposizione arriva da Claudio Gargantini di Persona e Città: «Era ora che una struttura così importante venisse riconsegnata alla città e per questo sono soddisfatto. Non dimentichiamoci, però, degli amministratori passati che hanno contribuito alla sua rinascita. Certo, avrei preferito una destinazione alternativa, magari un polo culturale come era nei piani di Vivere Cernusco. Purtroppo, però, la lista civica pesa poco all’interno della maggioranza». A tutti ha risposto il sindaco Comincini che dopo i ringraziamenti di rito a chi ha lavorato alla nascita di questa realtà, «è stato un lavoro lungo, paziente e innovativo e l’aver atteso fino ad oggi non è stato vano», ha voluto puntualizzare alcune cose iniziando col rispondere a Keller: «Il suo sindaco ha un master su profit e no profit e ha ben chiara la differenza. Abbiamo messo a gara dei servizi e il ristorante servirà a chi ha vinto l’appalto per avere le risorse necessarie a mantenere in piedi la funzione sociale offerta alla cittadinanza. Mi risulta poi che l’iscrizione sia di 15 euro, ribassata a 10 perché l’anno è già iniziato». Quindi il primo cittadino ha replicato a Mandelli: «Gli Anni Sempre Verdi sono stati coinvolti nei tavoli iniziali di confronto, ma non potevamo costringerli a partecipare alla gara. Abbiamo dato a tutti la possibilità di fare proposte e chi aveva più filo da tessere l’ha fatto. Al contrario, in passato, si è deciso di affidare il centro a un soggetto prefissato. Il parco in estate verrà utilizzato e quando la struttura entrerà a pieno regime funzionerà anche da presidio e gli atti vandalici scemeranno. Sistemeremo anche l’erba, il maltempo fino ad ora non ce l’ha consentito».

Alessandro Ferrari