14 Luglio 2017

Ha preso il via ieri sera, giovedì 13 luglio, e andrà avanti fino a domenica, l’ormai storica “Festa per la rivoluzione in bicicletta” giunta quest’anno alla sua 12esima edizione. A organizzarla, presso l’area festa di via Miglioli a Villa Fiorita, sono i volontari di “Cachoeira de Pedras”. Si tratta di un gruppo di amici che, nel 2001, dopo un viaggio nel nord est brasiliano ricco di esperienze umane, si è costituito in associazione con l’obbiettivo di creare un ponte di solidarietà e reciproca conoscenza con alcune realtà del luogo. Da allora, pace e rispetto delle differenze culturali sono i principali valori dei ragazzi cernuschesi che nel corso del tempo, oltre ai viaggi, hanno incrementato le loro attività organizzando numerose manifestazioni volte a valorizzare memoria e produttori locali, nel rispetto dell’ambiente e delle peculiarità del territorio. Tra queste, la festa estiva in corso è la più importante: una vera e propria rassegna di musica e cultura popolare, con particolare attenzione alla qualità delle proposte culinarie. Cibi biologici, prodotti del commercio equo, prodotti della filiera corta, birre artigianali e vini di eccellenza caratterizzano, infatti, ogni anno, il menù dell’iniziativa che spazia dall’insalata “quasi greca” (tipico piatto mediterraneo con un formaggio locale al posto della feta) agli spiedini di carne, dal cuscus vegetariano alla pasta fresca condita in vario modo. Tutti piatti cucinati utilizzando materia prima a km zero, come le verdure che provengono dall’azienda agricola “Corbari” o i formaggi del caseificio artigianale “Il Bello del Latte”.  «Questa nostra festa è nata dall’idea che un geniale mezzo di trasporto, come la bicicletta, possa diventare un vero simbolo di cambiamento», spiega Danilo Radaelli, uno dei fondatori dell’associazione. «Una rivoluzione vera, sana, autentica che parta dai comportamenti quotidiani, dalle scelte personali: andare in bici, consumare meno e meglio, garantire i piccoli produttori, valorizzare chi difende la propria terra aprendosi agli altri, essere solidali». Ricco e variegato anche quest’anno, il programma musicale delle quattro serate. A inaugurare la festa, ieri, sono stati gli artisti de “Il resto del gruppo” che si sono esibiti in una performance jazz del tutto improvvisata. Questa sera, invece, toccherà ai “Quoto” intrattenere il pubblico con le cover dei Queen, mentre a fare da regina sabato sera sarà la musica degli anni Sessanta grazie a “La compagnia Band”, primo gruppo rock cernuschese. A chiudere le danze, domenica, ci penseranno i “Warehouse” con la loro musica pop. Tutti i concerti inizieranno alle 21, mentre la cucina aprirà ogni sera intorno alle 19. Oltre all’immancabile banchetto dei libri usati a un euro, simbolo dell’associazione, saranno presenti anche altri stand tra cui quello di Emergency e di vestiti usati e vintage.  Non mancherà poi una parentesi più seria e riflessiva: quella in compagnia di padre Efrem Tresoldi, direttore della rivista “Negrizia”, per parlare di immigrazione, prevista domenica alle 18.30. L’ingresso è gratuito e tutto il ricavato della festa andrà a sostegno dei progetti dell’associazione. «In questi 12 anni è passata davvero tanta bella gente: preti, agricoltori, artigiani, vegani e carnivori, musicisti, poeti e partigiani», conclude Radaelli. «Mai grandi folle, ma un pubblico fedele e affezionato. Soprattutto consapevole. Questa è la  soddisfazione più grande. La vera, piccola, grande rivoluzione».
Francesca Lavezzari