15 Luglio 2016

Si è conclusa sabato scorso alla Bottega del Libro,  la rassegna letteraria “Le pagine di Clio” organizzata dall’omonima associazione culturale. Ed è stato davvero un finale con il botto grazie alla presenza di Andrea Vitali. Il famoso scrittore medico bellanese ha saputo inchiodare il pubblico (nonostante il gran caldo) con la sua innata simpatia e voglia di scherzare. «Devo continuare a scrivere, altrimenti mi tocca pulire casa» è infatti solo una delle tante risposte ironiche che Vitali ha saputo dare alla coordinatrice dell’incontro, la scrittrice, nonché direttrice artistica dell’associazione, Loredana Limone perfettamente in linea con l’umorismo del suo interlocutore. Al centro del pomeriggio, naturalmente, la presentazione dell’ultimo libro di Vitali (già best seller) “Le mele di Kafka”, ispirato a un aneddoto legato a un soggiorno in Svizzera del famoso scrittore praghese, tra giocatori di bocce e vita di paese. Ma il fatto di prendere spunto da grandi personaggi, per l’autore, è un’eccezione, come del resto i suoi romanzi non raccontano quasi mai qualcosa di sé piuttosto degli altri. E con altri Vitali si riferisce a una categoria ben precisa: i suoi pazienti. «La chiacchierata è il principio cardine del lavoro di un medico di base, la gente viene in studio soprattutto per parlare e raccontarsi» ha spiegato. «I miei pazienti sono una grande fonte di ispirazione con le loro storielle, alcuni mi offrono l’inizio perfetto, altri un gran finale ma di certo bisogna saperli ascoltare». Ascolto e lettura sono infatti le buone abitudini che, a detta di Vitali, uno scrittore dovrebbe coltivare; un modo alternativo di viaggiare, soprattutto per uno come lui che, ridendo, ha confessato di preferire il divano e un buon documentario alle piramidi di Cheope.
Francesca Lavezzari