I rifiuti nella casa segratese

Un inquilino di un condominio sta ammassando immondizia nel suo appartamento da anni creando una situazione di pericolo sanitario e non solo

17 Maggio 2013

Il fatto sarebbe dovuto approdare lunedì sera anche in consiglio comunale, ma le nuove regole dell’aula sulle interrogazioni non lo hanno permesso. Il problema, però, esiste. E per i residenti di via Don Milani è reale. Tanto da indurre il capogruppo di Persona e Città, Claudio Gargantini, a chiedere che il sindaco e l’amministrazione comunale si attivino per risolvere un contenzioso che pur essendo tra privati sta mettendo in pericolo parte della collettività cernuschese. «Al civico 15/B di quella strada  risiede un inquilino che accumula spazzatura in casa da anni» spiega Gargantini che ha pubblicato quello che sarebbe dovuto essere il suo intervento in aula Spinelli sul suo blog. «La situazione pur riguardando un privato cittadino diventa oggi di interesse pubblico poiché la situazione è igienicamente insostenibile ed esiste il rischio concreto di invasione di animali (topi e scarafaggi), di diffusione di malattie, di incendio della “discarica a cielo chiuso”, di sfondamento del pavimento con gravissime se non irrimediabili conseguenze sulla salute e l’incolumità pubblica. Per questo chiedo al sindaco se non ritenga opportuno emanare immediatamente un’ordinanza a tutela della salute che obblighi quel residente a pulire il suo appartamento e, in caso di inerzia, effettuare la pulizia con spese a carico del Comune e conseguente addebito al cittadino inadempiente». Ma c’è già un precedente. «Nel 2010 l’amministrazione intervenne con una pulizia straordinaria dell’appartamento» continua Gargantini, «e da allora nessuna altra operazione è stata fatta nonostante le numerose segnalazioni effettuate all’assessore ai Servizi Sociali, alla polizia locale, all’Asl, ai carabinieri e al Cps di Pioltello. In più sembra che l’inquilino abbia uno sfratto esecutivo e che debba lasciare l’appartamento alla fine del mese. E verosimilmente, se dovesse andarsene, lascerà il suo alloggio nelle stesse gravissime condizioni in cui versa adesso». Un caso analogo accadde anni fa anche a Segrate in via Cassanese. Allora, era il 2010, un giovane con problemi psicologici sparì nel nulla suicidandosi qualche mese dopo e lasciando nel suo appartamento tre tonnellate di rifiuti che nel corso degli anni aveva accumulato anche portandosi a casa i sacchi della spazzatura che trovava per strada.