Rita Zecchini davanti al suo ufficio in versione natalizia

«Grandi investimenti sulla scuola». «Il Natale Solidale conferma l’ottima qualità delle associazioni cittadine». «Eventi natalizi ridotti, ma quelli per i bambini non sono stati toccati». «Esuberi alla materna, costruiremo un’aula in più»

14 Dicembre 2012

Confermata in giunta dal sindaco Comincini anche se con qualche variazione nelle deleghe. Lei è Rita Zecchini, esponente di Sinistra per Cernusco, assessore all’Educazione, Culture, Lavoro, Servizi Scolastici, Pari Opportunità e Tempo Libero.

Partiamo dal Natale Solidale che quest’anno si farà alla Vecchia Filanda?

«Certo. Un percorso costruito con le associazioni che ancora una volta ha portato un risultato positivo. E quest’anno saranno ben ventidue le partecipanti, confermando quante realtà operano a disposizione della città. Inoltre da tre anni tutte le associazioni aderenti, oltre a portare avanti i loro propositi, si autotassano per sostenere un progetto di cooperazione internazionale che questa volta riguarderà un percorso scolastico per ragazze in Uganda».

Nonostante i pochi soldi, pare che anche per questo Natale le iniziative non manchino...

«Con un budget che è un quinto rispetto al passato, quando ho iniziato la programmazione ero preoccupata. Però ci siamo mossi cercando collaborazioni non per forza con un fine monetario diretto. Ad esempio alla Scuola di musica daremo uno spazio alla Casa delle Arti in cambio di due concerti all’anno per la città».

Insomma vi siete dovuti ingegnare?

«Sì, ma lavorando sodo siamo riusciti a contenere i prezzi. Qualcosa purtroppo abbiamo dovuto eliminare, ma sulle iniziative per i bambini il livello delle proposte è identico allo scorso anno».

La cosa di cui va più orgogliosa?

«Direi la pista di pattinaggio sul ghiaccio i cui costi, tranne una parte dell’energia elettrica consumata, se li accollerà il gestore. E vedendo il gradimento degli utenti direi che abbiamo fatto bene a riproporla».

Per il 2013 chiederà all’assessore Maurizio Rosci di mettere a bilancio qualcosina in più per le sue deleghe?

«Sulla scuola, in realtà, questa amministrazione ha già deciso di investire tanto, come conferma anche il recente Piano di diritto allo studio. La cultura, invece, è stata in effetti un po’ sacrificata e qualche risorsa in più servirebbe. Però è giusto ricordare che tra spending review e diminuzione delle entrate statali, per i comuni non sono tempi rosei».

A proposito di cultura, come se la passa Cernusco?

«La città è abituata molto bene perché sono molte le realtà che operano in questo campo, ma è ovvio che l’amministrazione deve fare la sua parte permettendo l’accesso a tutti a questo settore in maniere gratuita o con prezzi calmierati. E devo dire che nel campo del teatro, della musica e dell’arte, sono tanti i singoli artisti che si sono proposti per venirci incontro in questa direzione. Si sta instaurando un meccanismo davvero positivo».

Pari Opportunità: Cernusco è in prima linea o c’è ancora molto da fare?

«Questa amministrazione ha già dato un segnale forte nel 2007 con una delega specifica e con la nomina di tre assessori donna. E poi con un forte investimento nello Sportello dedicato, credo l’unico in Martesana. Offriamo un servizio professionale con un avvocato e una psicologa. Un progetto che reputo molto importante».

I numeri lo premiano?

«Dal 2009 sono circa 120 le donne che si sono rivolte allo Sportello, ma i numeri contano relativamente. Importa averle aiutate veramente, ed è questo il grande risultato di cui andiamo più fieri».

Altre iniziative?

«Saranno almeno un centinaio le campagne di sensibilizzazione su temi delicati come, ad esempio, il contrasto alla violenza sulla donne. Un fenomeno troppo importante su cui dobbiamo continuare a impegnarci. In questa direzione abbiamo progetti che coinvolgeranno le scuole, perché reputo fondamentale fare cultura in questa direzione sui giovani».

Esuberi alla materna, siete già in preallarme per l’anno prossimo?

«Ci stiamo già attrezzando. Abbiamo già messo a bilancio la costruzione di un’aula in più. Dalle verifiche fatte con l’ufficio anagrafe i numeri dicono che potrebbe essere necessaria. E nel caso sarà veramente così, non saremo impreparati. Altra cosa sarà poi riuscire ad avere dal provveditorato gli insegnanti, ma anche qui, insieme alle scuole, faremo di tutto per farci ascoltare e risolvere gli eventuali problemi».

Dica la verità, sul tema esuberi, il battagliero Gargantini di Persona e Città lo sopporta ancora?

(sorride) «Penso che dobbiamo essere sempre aperti al dialogo. Qualsiasi sollecitazione che ci arrivi, soprattutto sul tema della scuola, deve essere presa in considerazione. Il contributo dell’opposizione è sempre ben accetto».

Quindi Gargantini è un simpatico rompiballe?

(sorride ancora) «Direi di sì».

Come se la cava il vostro neofita consigliere Danilo Radaelli?

«Neofita in aula, ma è una persona che da anni fa attività politica. Dalla sua ha la passione, la carica, l’intelligenza culturale e la voglia di sostenere i valori e principi della nostra parte politica. Direi che come consigliere comunale si sta comportando egregiamente».

Dalle urne cittadine è emerso un forte consenso per il Pd. La preoccupano questi numeri?

«Il Pd ha ottenuto un grande risultato, bilanciato, però, anche dall’ottimo ottenuto dalla nostra lista di sinistra. Questa coalizione si basa su tre forze e sono convinta che senza una di queste si perderebbe qualcosa. In questo senso ci riteniamo un  valore aggiunto e i cernuschesi hanno fatto capire di aver apprezzato i nostri cinque anni al governo cittadino, premiandoci con il voto».

Ha votato alle primarie?

«No perché non eravamo direttamente coinvolti. Lo farò, invece, per le regionali dove voterò per Di Stefano, persona dalle mille qualità riconosciute anche da chi non è di sinistra».