06 Ottobre 2017

Fuori due. Dopo Ivana Raguzzi, candidato sindaco per Forza Italia, che ha rinunciato a sedersi in consiglio comunale fin dalla prima seduta, ora è la volta di Olivia Mabellini. Anch’essa aspirante alla poltrona di primo cittadino, appoggiata da tre liste civiche (Cernusco Civica, Cinque lune lista Colombo e Cernusco nel cuore), si ritrovò al centro di una polemica all’interno della sua coalizione: al ballottaggio decise di gemellarsi con Paola Malcangio, appoggiata da una parte del suo gruppo, provocando il malumore degli altri suoi sostenitori. Nella prima seduta consiliare fece un discorso molto prudente, assicurando che non avrebbe mai votato contro questa amministrazione in maniera preconcetta. Un intento durato solamente tre consigli comunali. Lo scorso giovedì ha preso parte ai lavori del parlamentino, senza lasciare trasparire nulla di strano, la mattina seguente, venerdì, ha consegnato le sue dimissioni. A quanto pare gli orari della politica non coinciderebbero con quelli della sua vita professionale. Per carità, piuttosto che svolgere male il proprio compito, più corretto farsi da parte. Viene però spontaneo chiedersi, discorso che vale anche per Ivana Raguzzi sia chiaro, come ci si possa candidare se non si ha alcuna intenzione di sacrificare minuti (anche ore, certo) alla propria vita privata e lavorativa per la politica. Quasi a dire: se vinco bene, se perdo me ne vado. E per fortuna che il pallone non è suo, verrebbe da aggiungere in maniera ironica. Fatto sta che oramai la decisione è presa. E al suo posto, esattamente come con il caso Raguzzi che è stata sostituita dall’ex sindaco Daniele Cassamagnaghi, entra una vecchia conoscenza del consiglio comunale: Claudio Gargantini che la scorsa legislatura si trovava sui banchi dell’opposizione con la civica Persona e Città e che ora ritrova il suo vecchio posto sempre sotto una bandiera del civismo. Gargantini in passato coprì anche il ruolo di consigliere di maggioranza nelle fila del Pd, con il primo mandato Comincini,