Nella festa dei lavoratori PizzAut finalmente apre i battenti

Il sogno di PizzAut finalmente si avvera. Domani, sabato primo maggio, giorno della festa dei lavoratori, infatti, il presidente del Senato Elisabetta Casellati taglierà il nastro del primo ristorante gestito da ragazzi autistici, immaginato, sognato e tanto atteso. La cerimonia prenderà il via alle 12, orario in cui è previsto l’arrivo della seconda carica dello Stato. Ad attenderla ci saranno tutti i ragazzi che grazie a PizzAut firmeranno il loro contratto di lavoro e, ovviamente, Nico Acampora, mente di questo progetto. Insieme a loro, monsignor Luca Raimondi, vescovo ausiliare di Milano e il senatore Eugenio Comincini, ex sindaco di Cernusco e promotore di un disegno di legge per favorire start-up innovative a vocazione sociale, rivolte all’inclusione lavorativa di persone affette da autismo. Presenti anche il sindaco di Cernusco, Ermanno Zacchetti, la collega Elisa Balconi di Cassina de’ Pecchi, sul cui territorio si trova la pizzeria, i primi cittadini dei Comuni in cui risiedono i ragazzi di PizzAut, le loro famiglie, nonché personalità del mondo istituzionale e imprenditoriale che, in questi anni, hanno sostenuto e sono state vicine al progetto. Dopo qualche breve intervento e il simbolico taglio del nastro, uno dei ragazzi firmerà, proprio il primo maggio, il suo primo contratto di lavoro a tempo indeterminato. A seguire, la festa per le autorità si sposterà nel dehor del ristorante, dove i pizzaioli speciali cucineranno per il presidente del Senato e gli altri ospiti le loro ormai famose pizze gourmet.

«È davvero bellissimo inaugurare il primo maggio, giorno di festa dedicato al lavoro, e a questo punto anche a PizzAut» le parole di un emozionato Nico Acampora. «Bellissimo perché protagonista non sarà la disabilità, ma l’abilità: per la prima volta saranno premiate le competenze dei ragazzi, che inizieranno a lavorare con dignità nel nostro ristorante. Un sogno che si avvera, un giorno indimenticabile per tutti, un passo importante per i nostri ragazzi, ma non solo per loro».