11 Maggio 2018

Sono passati oltre 2 mesi da quando ci si è recati alle urne per eleggere il nuovo parlamento, ma del governo neppure l’ombra. E intanto, a Roma, il neo senatore Eugenio Comincini si trova ad attendere esattamente come tutti gli italiani. «Al di là dell’emozione iniziale, è un peccato essere lì e non potere lavorare. Siamo davanti a un’occasione sprecata». Sull’attuale stallo, l’ex sindaco di Cernusco ha le idee chiare: «È tutto bloccato per l’incapacità di chi ha vinto le elezioni a trovare un equilibrio e una mediazione con le altre forze politiche. La responsabilità è di chi ha le chiavi, ma non le mette nel quadro di comando». Comincini conferma anche che non sarebbe stato favorevole a un governo insieme al M5S: «Ero contrario fin da subito. E non mi sono venuti neppure dubbi, visto che le persone che incontravo, o che sentivo telefonicamente, mi dicevano che non erano d’accordo a un’ipotesi di accordo con i grillini. Oggettivamente tra i nostri obiettivi e i loro, espressi in campagna elettorale, era davvero impossibile una conciliazione». E ora? «Non ne ho proprio idea, visto che la Lega non lascia Forza Italia e il M5S non vuole saperne di Berlusconi».