09 Giugno 2022

Candidarsi, perché non si può pretendere che qualcosa cambi, se non siamo noi i primi a voler cambiare, se non siamo disposti a rompere gli schemi. Mettersi in gioco, perché stanco di vedere i cittadini relegati a un ruolo di spettatori di un’inerzia che ci sta togliendo sogni e progetti. Se il senso della politica è quello di unire, stimolare il civismo e provare a volare alto, in questi ultimi anni chi ci ha governato ha spento ogni slancio sociale, ogni confronto sui temi. Purtroppo abbiamo sprecato occasioni. Non si può scherzare: tra i postumi della pandemia, le incertezze della guerra e quelle economiche, la vulnerabilità è entrata nelle nostre famiglie.
Non possiamo permetterci il lusso di accontentarci: è necessario eleggere sindaci e giunte capaci di immaginare, progettare e realizzare attraverso un lavoro serio e meticoloso, altrimenti sarà l’ennesima occasione perduta. In questi mesi in occasione dei numerosi incontri nei mercati, nelle piazze e nei quartieri della città per centinaia di ore, l’ascolto e il confronto sono stati fondamentali. Ho reincontrato e conosciuto tantissimi concittadini, che non sono una collettività indistinta, ma persone le cui necessità sono diverse e mutevoli. Ogni parola o consiglio hanno permesso a me e alla mia squadra di formulare la nostra idea di città che ha un titolo importante: “Partire per Ricominciare” e rappresenta la sfida a cui siamo chiamati.
È necessario uscire dallo stallo di questi anni e ricominciare a ricostruire Cernusco ritrovando e rafforzando quel senso di comunità che ci permetterà di superare ogni difficoltà cogliendone anche le opportunità.
Cernusco sostenibile, che su questa sfida si gioca il futuro delle nuove generazioni e di quelle che verranno.
Cernusco che affronta il cambiamento con progetti innovativi grazie ai fondi del PNRR per renderla più attrattiva e per tutti.  Cernusco inclusiva che non lasci indietro nessuno e che sia il supporto all’immensa ricchezza del suo territorio fatta da commercianti, imprese, artigiani, professionisti, parrocchie, realtà del volontariato e di chi lavora per i cittadini. Mi presento con una squadra solida e un programma concreto e condiviso. Lo sviluppo sostenibile della nostra città non significa soltanto garantire il futuro delle nuove generazioni, ma tutelare il presente secondo i valori di solidarietà, di uguaglianza e sicurezza.
Daniele Cassamagnaghi