La storica farmacia Baboni in centro città

A disposizione, in una sala dedicata, una biologa nutrizionista, un’osteopata, un’infermiera, un fisioterapista, una reflessologa e una fisiomassoterapista

16 Novembre 2012

Tra i negozi storici di Cernusco c’è certamente la farmacia della famiglia Baboni. Non si può non conoscerla. Siamo in piena zona pedonale, al civico 2 di via Garibaldi. Ma l’affaccio delle vetrine è anche su piazza Matteotti, quella della fontana zampillante. Era la primavera del 1945, il secondo conflitto mondiale era appena terminato, quando nonno Aldo Baboni uscendo di casa a Redondesco nel mantovano prima di inforcare la bicicletta salutò la moglie dicendole: «Vado verso Milano in cerca di una farmacia in vendita». La storia tramandata dai Baboni narra che alle porte di Cernusco trovò un ferro di cavallo (ancor oggi dopo 70 anni custodito sotto il bancone del negozio). Fu allora che si convinse di aver individuato il posto giusto. Ed era realmente così: ritornò sulle sponde del naviglio con un socio e l’agosto stesso rilevò l’attività diventandone unico proprietario qualche anno dopo. Da allora la storia della farmacia è quella della famiglia Baboni. E viceversa. Ma è anche un pezzo della città. Fino al 1962 il negozio stava dalla parte opposta della piazza, perché il palazzo attuale era occupato dalla caserma dei carabinieri. Dieci anni dopo il trasloco Carlo, primogenito di Aldo, ne afferra le redini che ancor oggi tiene ben salde insieme al figlio Nicola, affiancato da altri farmacisti. In tutto sette persone impiegate dietro il banco. Ma l’atmosfera che si respira, gli arredi e la volontà di servire al meglio la propria clientela sono quelli di una volta. E proprio in questa direzione vanno le novità che la farmacia ha inaugurato questo mercoledì. In una stanza adiacente il salone centrale da qualche giorno sono al lavoro la biologa nutrizionista Isabella Gianetri, l’osteopata Sara Benenti, la reflessologa Claudia Cerretani, la fisiomassoterapista Federica Delfini, l’infermiera Filomena Cresta e, beato tra le donne, il fisioterapista Andrea Gadda. Un’equipe di professionisti che ricevono in giorni differenti su appuntamento. «Tutti servizi pensati per la persona che, insieme a quelli che già proponiamo, abbiamo deciso di offrire ai nostri clienti» spiega Nicola Baboni. «Prestazioni di qualità a prezzi contenuti: i più bassi possibili. Una scommessa grande che abbiamo deciso di fare anche in questo momento di crisi economica». Cosa rara di questi tempi. Ma c’è chi ha capito che in epoca di spending review e di tagli, si deve pensare anche al futuro investendo non solo per fare business. «Il nostro guadagno per queste prestazioni, visti i prezzi bassi che teniamo con i nostri professionisti, sono contenuti» continua Baboni. «Lo scopo, però, è quello di fornire ai cernuschesi servizi diversificati dal tradizionale rapporto cliente-farmacista, concorrenziali anche nei costi. Qualche esempio? La tariffa per una visita dalla nutrizionista è di 70 euro quando a Milano ne chiedono anche 100. Le prestazioni dell’infermiera, a disposizione tutte le mattine dalle 8.30 alle 9.30, hanno prezzi tabellari imposti dalla legge con un minimo e un massimo. Noi teniamo quello più basso». Tra i servizi anche l’autoanalisi del sangue, il test delle intolleranze alimentari, della celiachia e per la rilevazione dell’Helicobacter. In questa minirivoluzione all’interno del negozio la famiglia Baboni non ha dimenticato anche un aspetto ambientalista e di contenimento, questa volta sì, della spesa, nel senso della bolletta elettrica. Spente le luci alogene, oggi la vetrina è illuminata con lampade a led. Un risparmio in termini energetici e quindi di produzione di anidride carbonica. Se prima i chili di CO2 immessi in atmosfera erano 2.426 all’anno, ora sono ridotti di cento volte. Con soddisfazione certa anche di nonno Aldo e della sua bicicletta baciata da un ferro di cavallo.

Alessandro Ferrari