13 Aprile 2018

Una giornata per favorire il reinserimento degli ex lavoratori della Convergys. Prosegue il progetto “Rete Convergys”, avviato per l’esigenza di dare una risposta concreta ai dipendenti dell’omonima azienda che tra il 2016 e il 2017 si è trasferita da Cernusco, chiudendo la sede. Nei giorni scorsi, proprio a Cernusco è stato organizzato un evento proposto da Afol Metropolitana,  con il coinvolgimento delle aziende del territorio, reso possibile anche grazie alla mediazione dell’assessorato alle Politiche del Lavoro della città. L’iniziativa ha visto la partecipazione di 9 società, che hanno incontrato i lavoratori, dando loro l’opportunità di promuovere il proprio profilo, presentare la propria esperienza, valorizzare l’aggiornamento e la riqualificazione professionali realizzati da Afol Metropolitana e dai partners di rete,  grazie alle risorse del Progetto Convergys Italia, finanziato dalla Regione e riconosciuto dal Ministero del Lavoro e dall’Agenzia nazionale politiche attive. In tutto sono stati 29 i candidati individuati per i diversi profili professionali ricercati e che hanno effettuato 96 colloqui, 51 frutto di preselezione mirata e 45 liberi. «Il progetto di ricollocazione professionale ha coinvolto da settembre dello scorso anno oltre 50 lavoratori attualmente disoccupati, fornendo loro diversi strumenti di orientamento, supporto e riqualificazione tesi a favorirne il reinserimento nel mercato del lavoro» spiega il vicesindaco e assessore alle Politiche del Lavoro Daniele Restelli (nella foto). «Dati positivi che ci dicono come pratiche come queste siano la giusta strada da percorrere in momenti come quelli che stiamo vivendo ancora oggi, in cui la perdita del lavoro tocca purtroppo molte famiglie». Il sindaco Ermanno Zacchetti aggiunge: «La cura di una comunità passa anche dal sostegno concreto di quei lavoratori che hanno perso o stanno perdendo il loro impiego. Ben vengano quindi iniziative come questa, che possono dare speranza e aiuto: il ruolo del Comune non deve essere solo quello di sostegno economico, ma anche di supporto nella costruzione di nuove occasioni per ripartire».
Eleonora D’Errico