17 Settembre 2020

Clamorosa svolta nell’omicidio del 63enne Donato Carbone, freddato nel corsello del suo box con 11 colpi di pistola la sera del 16 ottobre 2019. Dopo gli arresti di Leonardo L. e Edoardo S., con l’accusa di essere rispettivamente il mandante e l’esecutore materiale dell’omicidio, avvenuti un mese dopo l’assassinio (precisamente il 19 novembre), martedì 15 settembre una terza persona è finita in manette. Si tratta di Giuseppe D. 41enne con precedenti penali, fermato a Roncadelle, in provincia di Brescia, e accusato di concorso in omicidio aggravato, porto abusivo di armi, clandestina e comune da sparo, ricettazione in concorso. Le indagini avrebbero infatti dimostrato che l’uomo avrebbe avuto un ruolo attivo nell’esecuzione. A quanto pare avrebbe procurato l’auto utilizzata da Edoardo S. per la fuga e avrebbe anche partecipato ad alcuni sopralluoghi presso l’abitazione della vittima sempre  insieme al sicario.
L’omicidio dell’ex imprenditore cernuschese era avvenuto all’interno di un giro di usura. Nella nota investigativa gli inquirenti avevano scritto: “Il delitto sarebbe legato a controversie insorte nello svolgimento di attività illecite di natura economica-ritorsiva degli indagati e nelle quali era coinvolta anche la vittima”.