17 Gennaio 2020

Anche Cernusco avrà le sue Pietre di inciampo. Domani, sabato 18 gennaio, a partire dalle 16 si terrà una cerimonia durante la quale verranno posate in memoria di Roberto Camerani e Virginio Oriani, due dei sei giovani cernuschesi prelevati dalle proprie abitazioni la sera del 18 dicembre 1943 e deportati in Austria, nel campi di concentramento di Mauthausen e di Ebensee. Il significativo appuntamento si aprirà in piazza Matteotti, da dove, dopo i saluti istituzionali dell’amministrazione e dell’Anpi, partirà un corteo che raggiungerà via Cavour 23 e via Marcelline 27, luoghi dove Camerani e Oriani hanno vissuto. «Ringrazio le famiglie dei nostri concittadini che hanno voluto dare il via a questa iniziativa di grande importanza per la nostra città» ha sottolineato il sindaco Ermanno Zacchetti. «In questo modo Cernusco vivrà un momento significativo per il consolidamento della propria storia e del percorso di condivisione di una memoria comune: c’è stato un tempo in cui anche le strade della nostra città sono state testimoni di odio e di violenza; con questo gesto vogliamo ribadire che, anche oggi, devono essere luoghi di libertà e di rispetto».
Le pietre che saranno posate sono state realizzate da Gunter Demnig. Dal 1992 l’artista tedesco ha avviato un’iniziativa che negli anni si è diffusa in tutta Europa, portando a incorporare circa 71mila pietre nel selciato stradale, davanti alle abitazioni o ai luoghi di lavoro delle vittime di deportazione. Questa settimana anche a Milano ne sono state posate 28, facendo salire il numero complessivo a 90. Il nome di queste “mattonelle” della memoria è evocativo: vogliono infatti creare un inciampo emotivo, costringendo chi passa a fermarsi e domandarsi perché, affinché quanto accaduto sia da insegnamento e non sia mai dimenticato.
Eleonora D’Errico