06 Ottobre 2017

Questa è la normalità della vita e tutti lo devono capire, grazie per averla portata in televisione». Queste le parole  che la conduttrice Maria De Filippi ha rivolto a Nico Acampora durante la prima puntata della trasmissione “Tu si que vales”, andata in onda sabato scorso su Canale 5. Ebbene si. Grazie alla sua determinazione e al suo entusiasmo, l’educatore cernuschese è riuscito a portare il progetto “PizzAut. Nutriamo l’inclusione” addirittura in televisione. Non solo. Insieme a Lorenzo e Alessandro, i due ragazzi autistici che lo hanno seguito negli studi Mediaset, Acampora ha letteralmente conquistato il pubblico aggiudicandosi un posto in finale grazie ai “sì” dei giurati: Rudy Zerbi, Teo Mammuccari, Maria De Filippi e Gerry Scotti. Un emozione non da poco, per il neo assessore all’Educazione, che dalla scorsa primavera ha dedicato anima e corpo al progetto organizzando una serie di iniziative volte a raccogliere fondi. Tra queste, l’ultima, in collaborazione con Rosso Pomodoro, si è rivelata un successo: venerdì e sabato sera, infatti, piazza Unità d’Italia  si è riempita di gente per un assaggio di PizzAut. Aiutati dai pizzaioli della famosa catena di ristorazione, i ragazzi del progetto insieme a numerosi volontari hanno dato vita a un evento davvero speciale che ha coinvolto anche alcune realtà cittadine tra cui Acli, Pro Loco e Rugby Cernusco. A questo punto, il progetto ha già  raccolto circa 22mila euro, vale a dire quasi la metà della somma necessaria per aprire un locale interamente gestito da ragazzi con autismo. Moltissimi, infatti, quelli che hanno deciso di appoggiare PizzAut e grande, fino ad ora, la sua visibilità grazie alle donazioni di personaggi famosi come l’ex premier Matteo Renzi e Kekko dei Modà. Mancava solo la partecipazione alla nota trasmissione televisiva, per assicurare al progetto certa attuazione e, si spera, lunga vita. «Siamo partiti 4 mesi fa con una piattaforma di crowdfunding e adesso eccoci qua» le parole commosse di Acampora. «C’era il rischio di non partecipare al programma, per alcuni l’autismo in prima serata era troppo. E invece è stata davvero la scelta migliore, vorremmo allargarci e coinvolgere il maggior numero di persone che vivono la dimensione dell’autismo, offrendo la nostra esperienza per avviare altri punti PizzAut in tutta Italia».
Francesca Lavezzari