22 Aprile 2020

La raccolta fondi lanciata da Avis Cernusco per supportare il reparto di rianimazione dell’ospedale Uboldo di Cernusco con due postazioni letto attrezzate supera i confini nazionali, permettendo di raccogliere altri 1.100 euro. Grazie al supporto di Fiods (Federazione internazionale delle associazione di donatori di sangue), infatti, anche  associazione di donatori di sangue di Argentina, Bolivia, Cile, Dominica, Nicaragua, Peru, Ecuador, Algeria, Marocco, Tunisia, Vietnam, Portogallo, Monaco e India hanno voluto dare il loro contributo alla causa cernuschese.

 “Per la situazione di emergenza dovuta al coronavirus per molti aspetti inedita, drammatica, per cui tutto il mondo è isolato è fondamentale sentirci vicini e uniti” afferma Gianfranco Massaro, presidente Fiods. “È nelle situazioni di crisi che emerge la vera natura della nostra società e degli uomini, nel bene come nel male. Così quando il presidente di Avis Cernusco, Carlo Assi, mi ha parlato del progetto a favore dell’Uboldo, ho pensato di rivolgermi con fiducia ai donatori di sangue di quei Paesi in via di sviluppo, che noi tante volte abbiamo aiutato. La loro risposta di grande umanità hanno suscitato in me profonda commozione. Questa è l’occasione per ricordarci che insieme siamo in grado di superare tutte le difficoltà”.

Grande gioia anche per il presidente locale Avis, Carlo Assi: “Dopo la concreta solidarietà dell’associazionismo e della cooperazione cernuschesi e il contributo degli avisini di Pratola Peligna, ci colpisce il gesto di solidarietà di quattordici Paesi del mondo, i  cui volontari donatori di sangue trovano il modo di aiutarci nel momento in cui nessuna nazione è immune da questo contagio. La famiglia mondiale dei donatori di sangue e la Federazione internazionale che la rappresenta hanno dato un segnale forte, che non scorderemo”.

 Angelo Cordone, direttore generale della Asst Melegnano-Martesana ha sottolineato come questo gesto rappresenti “Una generosità senza confini che ci riempie di orgoglio. Il sostegno al nostro ospedale che arriva da così tante associazioni di donatori di sangue a livello internazionale è la dimostrazione che questa battaglia la si può vincere solo mettendo insieme tutte le forze. Una spinta che passa dalla Bolivia fino al Portogallo e ci aiuterà a raggiungere prima l’ambizioso obiettivo finale. Fatemi ringraziare di cuore la Sezione Avis di Cernusco che in queste settimane ha mostrato un impegno fuori dal comune”.