Riccardo Maestri mostra l'argento europeo
22 Giugno 2012

C’è grande attesa in casa Maestri. La decisione della Federazione Italiana di Nuoto tarda ad arrivare. E ogni ora che passa può essere letta come un buon segnale o un brutto presagio. Dipende se si vuole vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Stanno prendendo tempo perché sono indecisi se portare o no Riccardo alle Olimpiadi di Londra oppure non sanno come comunicarglielo? Difficile saperlo. Ma chi pare il meno preoccupato è proprio lui, il giovane nuotatore cernuschese, recente medaglia d’argento nella staffetta 4x200 metri agli Europei. Già, perché Riccardo in questo periodo ha comunque altro su cui concentrarsi. Proprio in questi giorni, infatti, sta disputando gli esami di maturità che lo tengono molto impegnato. Ci tiene a fare bene e questo gli fa solo onore. «Speriamo di avere fatto due buoni scritti. In questi giorni fa tanto caldo e il pensiero delle vacanze inizia a farsi strada. Non è facile in queste condizioni studiare, ma non lo è stato per tutto l’anno dividendomi tra i libri e la piscina. Ad ogni modo la mia Olimpiade in questo momento è proprio la maturità e a quella cerco di pensare». Tuttavia anche a non volere il possibile viaggetto in Inghilterra non può lasciarlo indifferente e lo ammette: «La Federazione ci tiene un po’ troppo sulle spine. Sinceramente non so cosa pensare. Magari stanno ragionando su qualche cambio o sull’ipotesi di allargare la squadra. Non voglio farmi illusioni e dico che a Londra non ci andrò, ma in fondo in fondo spero tanto di sbagliarmi». Olimpiadi sì, Olimpiadi no, per Riccardo nei prossimi giorni ci sono comunque in programma gli Europei Juniores: «Ora ho qualche giorno di riposo prima della terza prova della maturità. Cercherò di tornare ad allenarmi perché non posso permettermi di stare troppo tempo senza la piscina». E allora non resta che fare un grande in bocca al lupo a questo giovane talento. Sia per la sua avventura studentesca che per quella sportiva. L’ultima parola però la lasciamo volentieri a suo padre che cerca di rimanere anch’egli tranquillo, ma che in realtà non sta più sulle spine. E come non comprenderlo. «Le convocazioni dovevano essere ufficializzate lunedì. Io temo che sarà più no che sì, anche se il suo allenatore, che è in contatto con la Federazione, mi ha confermato che è in forse e che una decisione non è stata ancora presa».