24 Marzo 2020

In questi giorni in cui restare a casa è un imperativo, ci sono categorie di persone per cui il non muoversi ha conseguenze psicologiche e fisiche quanto mai negative. Nei giorni scorsi, Nico Acampora, fondatore di "PizzAut - Nutriamo l'inclusione" ha condiviso un appello per concedere "Bici e passeggiate alle famiglie con ragazzi autistici" lanciato dal sindaco di Treviso Mario Conte a tutti i primi cittadini della Marca. «Vi chiediamo tolleranza per i ragazzi con autismo che, per esigenza, escono con i genitori nei nostri territori. Avvisate di portare la documentazione comprovante la patologia con loro in modo da giustificarne l'uscita. Ovviamente devono comunque rispettare le condizioni normali dei Dpi. Abbiamo già concordato questa linea con il prefetto»: questo il messaggio che il primo cittadino trevigiano, dopo essersi confrontato con il prefetto Maria Rosaria Laganà, aveva inviato a 94 sindaci, comunicando loro di aver allentato la misura restrittiva sulle passeggiate e sulla mobilità per le famiglie con figli autistici. Anche il Lombardia le cose si stanno muovendo. «È stata fatta una richiesta formale a Regione da parte di Uniti per l'autismo, realtà che raccoglie oltre 50 associazioni che si occupano di autismo fra cui PizzAut, e da Angsa Lombardia» ha raccontato Acampora. «Non si tratta di fargli fare una passeggiata o di avere un privilegio. Mi sono arrivate personalmente segnalazioni di ragazzi iperattivi, ipercinetici che stanno avendo vere e proprie crisi. Una piccola passeggiata di poche centinaia di metri, rispettando tutte le disposizioni di sicurezza e con un certificato rilasciato dal medico è una vera esigenza psico sanitaria per alcune famiglie, niente a che vedere con la passione della corsa». 

Eleonora D’Errico