I militari della Marina soccorrono un barcone di migranti
08 Maggio 2015

Una lettera aperta alla cittadinanza intitolata “Immigrati: non rinserriamo i cancelli del nostro cuore”. La sta distribuendo da venerdì scorso la Comunità pastorale di Cernusco. Il perché della missiva e dell’appello a un esame di coscienza lo ha spiegato don Ettore Colombo. «In queste settimane sono ripresi in maniera massiccia gli sbarchi dei migranti e le conseguenti tragedie del mare. Tutti abbiamo assistito alla strage nel canale di Sicilia che ha causato 900 morti. È solo l’inizio di un esodo che non si può arrestare, vista la drammatica situazione di guerre, terrorismo e violazioni dei diritti umani in atto dall’altra parte del Mediterraneo» si legge nella lettera. «Si tratta soprattutto di persone in fuga dalla Siria e dall’Eritrea. Secondo le ultime osservazioni disponibili, sarebbero tra 500mila e un milione i migranti in attesa di venire caricati su un barcone». Numeri che crescono e che non possono lasciare indifferenti. Per questo l’invito è a «un esame di coscienza che interpella anche ciascuno di noi. Ma la comunità cristiana non vive isolata dal contesto sociale ed economico che la circonda. È per questo motivo che ci sentiamo di chiedere anche la collaborazione di tutte le forze sociali, politiche, economiche di Cernusco affinché la città non si ripieghi su se stessa e collabori per fornire concreto aiuto a queste persone». La Caritas cittadina ha recentemente destinato 5.000 euro ai progetti di Caritas Internationalis per l’emergenza Siria e l’Associazione Farsi Prossimo di Cernusco ha istituito una cassetta di raccolta offerte (attualmente in Santa Maria Assunta) per “Migranti e emergenze internazionali”. Per informazioni e donazioni: caritascernuscosn@gmail.com