Il vincitore mostra la Palma d'Oro

Al secondo posto si è piazzata l’inendita coppia Mossini-Radaelli con “Scintille”, mentre l’ultimo gradino disponibile del podio l’ha conquistato il capogruppo del Pdl Claudio Keller con “Non è colpa mia”

22 Febbraio 2013

Quest’anno il carrozzone di Sanremo dopo aver piazzato le tende al Teatro Ariston per cinque giorni, ha deciso di non chiudere i battenti, ma di trasferirsi a Cernusco dove nella sala consigliare i cantanti hanno duettato (virtualmente e per riderci su) con i nostri politici. Naturalmente la coppia Fazio e Littizzetto ha deciso di tornarsene a casa e riposarsi. È a questo punto che la direzione artistica ha elevato alla carica di presentatore il consigliere comunale di maggioranza più votato, il democratico Pietro Melzi, anche vista la vaghissima somiglianza con l’ancorman. A rompere il ghiaccio è toccato al sindaco Eugenio Comincini che, in coppia con Simona Molinari, ha interpretato “La felicità” raccontando di quanto sia contento di fare il primo cittadino. Una gioia che esterna ogni giorno su Facebook e Twitter perfino emozionandosi per il sole, la neve, i tramonti e le albe. Manca solo la nebbia... Della serie “subito i carichi da novanta”, a seguire è salito sul palco il presidente del consiglio comunale Fabio Colombo (Vivere) che insieme a Ilaria Porceddu ha cantato “In equilibrio”, testo in cui spiega quanto sia complicato rimanere super partes nel suo ruolo e quanto ci tenga a essere riconosciuto come tale da tutte le forze politiche. Subito dopo è stata la volta del leghista Cristan Mandelli insieme a Simone Cristicchi. L’esponente del Carroccio ha intonato “La prima volta” raccontando tutta la sua soddisfazione per questa nuova esperienza politica, considerata fondamentale per la sua crescita. A chiudere il primo quartetto ci ha pensato l’assessore allo Sport e al Commercio Ermanno Zacchetti insieme al gruppo del momento, i Modà. Il brano presentato è stato “Se si potesse non morire”. Per l’occasione l’esponente della giunta ha deciso di apportare una leggera modifica al titolo e il verbo “morire” è stato sostituto con “chiudere”, dedicandolo a tutti i negozianti che stanno vivendo con angoscia questo periodo di crisi economica. Dopo i primi quattro cantanti Melzi avrebbe voluto inserire un sketch comico, ma ha dovuto rinunciare. Troppi, infatti, i politici locali che fanno ridere e che rivendicavano un monologo. E così, per non fare torto a nessuno, ha deciso di far salire sul palco l’ospite della serata, l’ex sindaco Daniele Cassamagnaghi con il suo flauto. Risultato? Aula Spinelli in delirio e applausi a scena aperta. Segno che a Cernusco l’arte mette ancora tutti d’accordo. Intermezzo terminato e di nuovo via alla gara canora. Microfono all’assessore ai Servizi Sociali Silvia Ghezzi che spalleggiata dagli Almamegretta ha interpretato “Mamma non lo sa”, testo minimalista e filosofico col quale prendendosi in giro da sola ha ripercorso il periodo precedente alla sua entrata in giunta quando ricopriva il ruolo di presidentessa di Eccemamma. A seguire la sua performance è stato l’esponente della lista civica Persona e Città Claudio Gargantini per l’occasione accompagnato sul palco da Elio e le storia tese. Il brano proposto è stato “La canzone mononota”, e non poteva essere altrimenti vista la sua insistente battaglia in aula, nei bar e nelle piazze, col mirino puntato sulla coppia Comincini-Zecchini, a suo dire colpevole di non riuscire a risolvere la questione degli esuberi alla materna. Un leit motiv che, se fosse estate, potrebbe tranquillamente considerarsi un tormentone da sentire sotto l’ombrellone. Per restare su temi impegnati, subito dopo è stata la volta di Mauro Aimi, insieme al gruppo Marta sui Tubi con “Vorrei”. Il grillino, però, invece che sui tubi ha spiegato che vorrebbe vedere le sedute comunali su YouTube, un sogno che presto potrebbe diventare realtà, come gli ha promesso il presidente Colombo. Momento emozionante anche quando il capogruppo del Pd Maurizio Magistrelli, insieme a Il Cile, ha cantato “Le parole non servono più”, brano col quale spiega come col pieno di voti che il suo partito ha fatto alle elezioni di maggio, ora servano i fatti per non deludere i cernuschesi. A chiudere il secondo gruppo di artisti è stato il consigliere del Pdl Gianluigi Frigerio accanto ad Andrea Nardinocchi con “Storia impossibile”. Canzone con la quale ha voluto evidenziare come sia complicata la convivenza con gli altri uomini del Cav presenti in consiglio comunale. Ed eccoci arrivati ai primi tre posti. Il gradino più basso del podio è andato al capogruppo del Pdl, Claudio Keller, affiancato da Maria Nazionale. Col brano “Non è colpa mia” ha spiegato che la sua mancata elezione a primo cittadino di Cernusco non è da imputare solo a lui, ma anche alla cattiva gestione della campagna elettorale da parte di tutto il suo partito. Il secondo posto lo ha conquistato, invece, l’inedito duo Giuliano Mossimi e Danilo Radaelli, interpretando con Annalisa “Scintille”. Il consigliere pidiellino e il collega di Sinistra per Cernusco hanno continuato a provocarsi e battibeccare per l’intero brano proprio come fanno in aula. Ma non solo. Hanno discusso anche per chi si sarebbe dovuto tenere il premio. Una volta che Melzi è riuscito ad allontanarli dal palco è stato il momento del vincitore. Con grande emozione a ritirare la prestigiosa Palma d’oro è stato l’assessore in quota Pd, Maurizio Rosci. A stargli accanto proprio il trionfatore del Festival Marco Mengoni che gli ha donato il brano “L’essenziale”. Un testo grazie al quale l’esponente della giunta che detiene le chiavi della cassa di Villa Greppi ha potuto spiegare come si può mettere insieme un bilancio comunale non avendo il becco di un quattrino.

Roberto Pegorini