22 Febbraio 2021

Una nuova sfida nel campo del sociale per Cernusco. In questi giorni, infatti, la giunta, su proposta dell’assessore ai Servizi Sociali Daniele Restelli e dell’assessore alle Pari Opportunità Luciana Gomez, ha approvato l’atto di indirizzo per un housing sociale diffuso sul territorio. Per realizzarlo, sono già a disposizione 13 appartamenti, di cui 12 di proprietà comunale e uno di Aler messi proprio a disposizione del progetto, oltre a due spazi per progetti di comunità. L’obiettivo è quello di creare una rete diffusa sul territorio di appartamenti, collocati in diversi quartieri, che possano così rispondere alle necessità delle fasce più fragili della popolazione, attraverso specifiche progettazioni, e strutturare un lavoro di valorizzazione dei quartieri in cui sono inseriti con lo sviluppo di reti solidaristiche. Delle 13 abitazioni individuate, 7 sono già liberi e saranno assegnati entro l’estate in base ai progetti che toccheranno quattro settori di intervento: disabilità, giovani, padri separati e  donne sole con bambini o che hanno subito violenze. 

A spiegare la valenza del progetto è il vicesindaco Restelli: “Negli ultimi anni, e in quello appena concluso in particolare, abbiamo registrato una sempre maggiore richiesta di abitazioni temporanea da parte di diverse tipologie di cittadini. Questo ha comportato la conseguente necessità di reperire e aumentare l’offerta di posti di accoglienza, caratterizzati dalla contestuale presenza di un servizio di accompagnamento all’autonomia. Per quanto riguarda il social housing, che nella nostra città ha un esempio ormai da anni consolidato e che registra ottimi risultati come il Condominio Solidale, in cui sono inseriti 3 degli appartamenti oggetto della delibera, è necessario ridisegnare nuove progettualità ancorate al contesto sociale in evoluzione e definire strategie di lungo periodo su eventuali risposte innovative e sperimentali che saremo in grado di immaginare sui territori. È con questo obiettivo che abbiamo pensato di mettere in rete tutte le risorse abitative a nostra disposizione, fare accordi con Aler per acquisirne altre e dare mandato agli uffici di ripensare in modo più strutturato e territoriale a questo tipo di domanda abbracciando più settori di intervento”. 

L’intervento a favore dei padri separati e  delle donne sole con bambini o che hanno subito violenze è spioegato dall’assessore Gomez: “Sono frutto di un confronto tra il settore Servizi Sociali e quello delle Pari Opportunità. Nel tempo, grazie al lavoro portato avanti in collaborazione con la rete sovra distrettuale antiviolenza V.I.O.L.A, abbiamo individuato una serie di bisogni che emergono nel momento in cui le donne accolte in case rifugio a causa di violenze e maltrattamenti, finiscono il loro percorso. Quello che vogliamo quindi realizzare nell’ambito di questo progetto, è un ulteriore accompagnamento verso l’autonomia, la stima in sé stesse, il reinserimento in un contesto sociale che possa aiutarle a riprendere in mano la loro vita. Lo stesso vale per i padri separati che per un periodo temporaneo non solo hanno bisogno di un luogo dove stare, ma anche un supporto di altro tipo a seconda delle esigenze. Sempre con i Servizi Sociali stiamo poi immaginando arredi e allestimenti di questi appartamenti che siano essi stessi strumenti di benessere: luoghi accoglienti e che trasmettano la sensazione di casa”.