L'entrata di una farmacia comunale cittadina
22 Giugno 2012

La vendita delle licenze delle farmacie comunali torna in aula. Per ora solo sottoforma di un’interrogazione per avere chiarimenti sulle due aste andate deserte. A sottoscriverla è Gianluigi Frigerio, rappresentante del Pdl e vicepresidente del consiglio comunale, insieme ai suoi due colleghi di partito Keller e Mossini, alla Lega Nord a Persona e Città e al Movimento 5 Stelle. L’opposizione compatta ha chiesto conto del perché della mancata vendita delle licenze delle due farmacie comunali di via Verdi (foto) e via Visconti, attualmente gestite dalla Farmacer, al prezzo di circa 5 milioni di euro. «Vorremmo sapere se c’è stato qualche problema nel percorso dell’operazione» ha chiesto al microfono dell’aula Spinelli martedì sera Frigerio rivolgendosi al sindaco, «considerando che il 25 ottobre dell’anno scorso la sua maggioranza ha votato la proposta di cessione e lei aveva sottolineato l’urgenza di questa vendita per poter contare su risorse di particolare interesse per il Comune». Leggasi la costruzione del polo scolastico in via Boccaccio. Il sindaco Comincini ha risposto spiegando che le due aste sono andate deserte e che presto il consiglio comunale si dovrà occupare nuovamente della vicenda dopo la rivisitazione del bando. Tra le righe il primo cittadino ha fatto capire che potrebbe essere ritoccato al ribasso il prezzo di vendita ottenuto in seguito a una perizia di un esperto. Poi ha anche ribadito dove il Comune ha pensato di ubicare le due nuove farmacie che potrebbero essere aperte secondo le nuove normative del Governo Monti: una a sud della Padana e una a nord dell’asse Dalla Chiesa-Goldoni. Più la licenza di Ronco che verrà rimessa in gioco non essendo stata utilizzata. Nonostante la fretta iniziale del Pirellone, pare però che il bando regionale slittera all’estate 2013.